Si è tenuta ieri la prima riunione della tavola rotonda “Integrità delle raccolte delle firme” istituita dal cancelliere della Confederazione Viktor Rossi in seguito allo scandalo della sospetta falsificazione di firme per iniziative popolari. Scopo dell’incontro era definire in un codice di condotta degli standard di qualità in materia di raccolta delle sottoscrizioni. Alla riunione ha partecipato una trentina di rappresentanti di comitati d’iniziativa, di organizzazioni per la raccolta di firme, di partiti politici, di gruppi di interesse e di autorità. I lavori dovrebbero sfociare in un codice di condotta a cui i comitati d’iniziativa e referendari nonché le organizzazioni per la raccolta di firme possano aderire e fare riferimento. Tra le proposte figurano la tracciabilità delle liste di firme e una migliore trasparenza sulla strategia di raccolta e l’impiego di persone remunerate. Altre possibilità sono disposizioni sulle condizioni di impiego delle persone preposte alla raccolta delle firme o requisiti in materia di formazione. ATS/RED