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‘No’ all’iniziativa per le rendite Avs eque: ‘Troppo cara’

Ribadito il parere contrario alla proposta del Centro, che ricorda la differenza di trattamento per le coppie sposate

Una coppia di pensionati
(Keystone)
16 ottobre 2024
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Porre fine alla discriminazione a livello di Avs per i coniugi metterebbe ulteriormente sotto pressione il primo pilastro. Per questo il Consiglio federale ha ribadito oggi il suo "no", senza controprogetto, all'iniziativa del Centro "Sì a rendite Avs eque anche per i coniugi", sostenendo che tale proposta, dopo le nuove stime, costerebbe fino a 3,8 miliardi di franchi nel 2030. Il messaggio al parlamento sarà presentato al più tardi il 27 marzo prossimo.

Attualmente, le coppie non sposate con due rendite separate ricevono fino al 200% dell'importo massimo di una rendita Avs, mentre le coppie sposate o le unioni registrate ricevono, nella migliore delle ipotesi, il 150% (limite massimo). Questo anche se entrambi i coniugi hanno sempre versato l'Avs per intero. L'iniziativa del Centro si prefigge di correggere questa situazione.

Nell’agosto scorso, quando è stato informato dell’errore nelle prospettive finanziarie dell’Avs, il Consiglio federale ha deciso che avrebbe riconsiderato, oltre al progetto riguardante la 13esima Avs, anche la proposta di modifica costituzionale del Centro che chiede la soppressione del limite massimo delle rendite Avs/Ai dei coniugi.

Già il 26 giugno scorso, il governo aveva deciso di respingere l’iniziativa, senza controprogetto diretto o indiretto, spiega una nota governativa odierna. Dopo aver riesaminato quella decisione sulla base delle prospettive finanziarie dell’AVS aggiornate, l'esecutivo è giunto alla stessa - negativa - conclusione: secondo le nuove stime, infatti, nel 2030 i costi dell’iniziativa ammonterebbero a 3,84 miliardi per l’Avs, a fronte dei 3,77 miliardi stimati in precedenza.

Stando al Consiglio federale, l’Avs continua a dover far fronte a deficit strutturali dovuti all’incremento del numero di pensionati e all’aumento della speranza di vita. Attualmente la priorità consiste nel garantire un finanziamento rapido, reso necessario dall’introduzione della 13esima Avs a partire dal 2026.