Svizzera

Il sonno miete vittime: uno su tre lo vive male

Tale fenomeno, che colpisce maggiormente le donne e si accentua con il passare dell’età, è diventato più frequente rispetto a 25 anni fa

Che notte...
(Depositphotos)
3 ottobre 2024
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Un terzo della popolazione svizzera soffre di disturbi del sonno. Tale fenomeno, che colpisce maggiormente le donne e si accentua con il passare dell'età, è diventato più frequente rispetto a venticinque anni fa.

È quanto emerge dall'ultima pubblicazione dell'Ufficio federale di statistica. La percentuale di chi non riesce a dormire bene è salita di cinque punti tra il 1997 e il 2022 (anno di riferimento per i dati più recenti), viene precisato in una nota.

Una persone su tre soffre di disturbi del sonno di media entità (26%) o patologici (7%). Le donne devono convivere con questo problema più spesso degli uomini (37% contro 29%). A livello di età, tale malessere riguarda gli over 85 nel 43% dei casi e la fascia 15-24 anni nel 28%.

Nel complesso, le persone senza formazione postobbligatoria (44%) patiscono disturbi del sonno più sovente di chi ha concluso una formazione di livello secondario II (33%) o terziario (31%). Il livello sociale continua dunque ad avere un'influenza.

Questi disturbi costituiscono anche un fattore di rischio per la salute psichica. La correlazione è evidente: le persone con disordini del sonno presentano molto più spesso sintomi depressivi da moderati a gravi rispetto a quelle senza (il 35% contro il 4%). Il 41% di chi ne soffre patologicamente è inoltre a rischio burnout.

Si rileva poi un circolo vizioso tra il sonno e i dolori: le malattie muscoloscheletriche possono infatti impedire un riposo di buona qualità e, viceversa, non riuscire a dormire può rafforzare la percezione della sofferenza e ostacolare la guarigione.