L’iniziativa popolare ‘per la responsabilità ambientale’ va bocciata. Dopo il Nazionale, anche gli Stati hanno respinto (34 a 9) un testo che, a loro avviso, nuoce alla prosperità del Paese. La proposta di modifica costituzionale, lanciata dai Giovani Verdi, esige che le attività economiche consumino risorse ed emettano sostanze nocive soltanto nella misura in cui le basi naturali della vita siano conservate tenendo conto del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, del consumo d’acqua, dell’utilizzazione del suolo e delle immissioni. La Confederazione avrebbe 10 anni di tempo per adottare le relative disposizioni, che dovranno tenere conto della sostenibilità sociale. Il campo rosso-verde si è battuto invano per un controprogetto diretto. ATS/RED