Svizzera

La Posta tira dritto: ‘La ristrutturazione non è in discussione’

Il Ceo del Gigante Giallo, Roberto Cirillo, afferma che si andrà avanti con il ridimensionamento della rete di filiali nonostante l'opposizione politica

La Posta di Solduno, prossima alla chiusura
(Ti-Press)
8 settembre 2024
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La Posta prosegue il ridimensionamento della sua rete di filiali come previsto, indipendentemente dall'opposizione politica. Le decisioni prese sono in linea con la strategia aziendale, "che è stata definita e rimane valida". Lo ha dichiarato il direttore generale Roberto Cirillo in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale ‘SonntagsBlick’.

Cirillo ha sottolineato il principio della sicurezza giuridica, che implica il mantenimento della rotta senza la quale sarebbe impossibile continuare lo sviluppo di un'azienda di queste dimensioni, che conta 46’000 dipendenti.

Interpellato in merito agli interventi parlamentari che chiedono l'abbandono della ristrutturazione e che saranno presentati al Parlamento durante la sessione autunnale che prenderà il via domani, Cirillo ha risposto che è "giusto e importante" che i politici discutano della Posta.

Ha comunque tenuto a precisare che i 170 uffici postali interessati dalla riorganizzazione "non saranno semplicemente soppressi", ma trasformati in filiali gestite da partner. Nei prossimi quattro anni, La Posta investirà 100 milioni di franchi nella modernizzazione delle sue filiali e in nuovi formati.

Come annunciato a maggio, l'azienda si sta preparando a eliminare circa un quinto dei suoi uffici postali entro il 2028. Tra quattro anni avrà ancora 600 uffici postali propri e 2’000 sedi in tutta la Svizzera. Non ci saranno licenziamenti.

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