Svizzera

Scandalo firme false, accertamenti sul ruolo della Cancelleria

Li ha decisi la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati. Bisognerà chiarire se, e come, abbia adempiuto il proprio compito in tale ambito

(Keystone)
6 settembre 2024
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Il ruolo della Cancelleria federale in relazione alla presunta falsificazione di firme in occasione di iniziative popolari sarà oggetto di accertamenti. Lo ha deciso la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S). In particolare bisognerà chiarire se, e in che modo, la Cancelleria abbia adempiuto il proprio compito in tale ambito. In una prima fase – precisa la Segreteria delle Commissioni della gestione in una nota – sarà la sottocommissione competente a procedere alle audizioni.

Ieri sulla spinosa questione emersa a inizio settimana si era già espressa la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (Cip-N): per la sua maggioranza è ancora troppo presto per proporre nuove modifiche di legge al fine di vietare le raccolte di firme a pagamento."Prima dobbiamo attendere il termine delle inchieste penali", aveva affermato la presidente della Cip-N Greta Gysin, precisando che alla riunione era presente anche il cancelliere della Confederazione Viktor Rossi. La Cip-N aveva inoltre chiamato in causa la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) invitandola a indagare sulla questione in modo più approfondito.

Lunedì uno scoop di Tamedia aveva portato alla luce l'avvio di un'inchiesta da parte del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) su possibili frodi nelle raccolte firme. Il sospetto è che società commerciali che si occupano di svolgere questo compito abbiano imbrogliato, falsificando sottoscrizioni, indirizzi, date di nascita o nomi.

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