A dirlo il primo sondaggio di Tamedia riguardante le votazioni del 22 settembre. La Riforma Lpp sarebbe invece destinata a una bocciatura
L'Iniziativa biodiversità, in votazione il 22 settembre, gode di un'esigua maggioranza popolare del 51%, secondo un primo sondaggio condotto dall'editore Tamedia e dal sito internet nonché quotidiano 20 Minuten. La Riforma Lpp sarebbe invece destinata a una bocciatura.
Secondo l'inchiesta pubblicata stamani, l'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)" otterrebbe il 51% di voti a favore, il 42% di contrari. Il 7% degli interrogati si dice indeciso. La Riforma della previdenza professionale (Riforma Lpp) invece raccoglierebbe il 33% di consensi, contro il 59% di voti contrari e l'8% di indecisi.
La percentuale di indecisi e di risposte "piuttosto sì" e "piuttosto no" è elevata per entrambi i progetti, sottolinea l'istituto LeeWas, incaricato di condurre il sondaggio. Il sostegno alle iniziative in genere diminuisce nel tempo, mentre aumenta per gli oggetti sottoposti a referendum, osserva l'istituto.
L'iniziativa per la biodiversità, che chiede una superficie sufficiente per la natura, è sostenuta dai Verdi, dal Ps e dai Verdi liberali. Le donne sono più propense a votare sì: 59% di esse sostiene il testo contro il 43% degli uomini.
I favorevoli all'iniziativa sono particolarmente sensibili al fatto che un terzo delle specie animali e vegetali è minacciato o è già scomparso, mentre i contrari sono preoccupati per il rischio di dover importare più cibo dall'estero e sono in maggioranza elettori Plr, Centro e Udc.
Per quanto riguarda la Riforma Lpp, che prevede una riduzione del tasso di conversione dal 6,8 al 6%, i contrari sono particolarmente numerosi fra gli elettori di Ps, Verdi, Centro e Udc.
La percentuale di persone intenzionate a votare no è particolarmente elevata nella fascia di età tra i 50 e i 64 anni, ben 71%. Anche chi ha fra i 18 e i 34 anni si oppone in modo schiacciante alla proposta in votazione. L'aumento dei contributi obbligatori, che comporterebbe una diminuzione dei salari netti, e la riduzione delle pensioni sono gli argomenti che più hanno convinto a bocciare la riforma.
Per questo tema non emerge una differenza tra donne e uomini, anche se i sostenitori del testo sostengono che le nuove disposizioni andranno a beneficio soprattutto della popolazione femminile. La percentuale di favorevoli al progetto è del 21% per entrambi i generi.
Il sondaggio è stato realizzato tra il 7 e l'8 agosto dall'istituto LeeWas e ha coinvolto 11'865 persone di tutta la Svizzera.