La questione del limite di spesa per l’esercito (25,8 miliardi di franchi per il periodo 2025-2028, che gli Stati vogliono portare a 29,8 contro la volontà del Governo e della sinistra) continua a dividere i membri della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale: con 12 voti favorevoli, 12 contrari e un’astensione e col voto decisivo della presidente Priska Seiler Graf (Ps/Zh), la Cps-N ha deciso di non prevedere alcuna compensazione per la spesa aggiuntiva di 4 miliardi (che la Camera alta intende ricavare per metà tagliando i fondi alla cooperazione internazionale), ma di creare un fondo temporaneo da 10 miliardi. A seguito dell’esiguo scarto con cui è stata presa questa decisione, il decreto federale sul limite di spesa è stato respinto nella votazione sul complesso con 15 voti contro 8 e un’astensione. Ciò equivale a una non entrata in materia. Il plenum si pronuncerà in settembre. Se deciderà di entrare nel merito, la Cps-N chiederà di discutere i due concetti (fondi o proposte di risparmio), precisano in una nota i servizi parlamentari. ATS/RED