Per la Corte d’appello del Tribunale cantonale vodese è impossibile affermare con certezza che il 40enne nigeriano sia morto a causa del loro intervento
Confermata in Appello l'assoluzione dei sei agenti di polizia di Losanna, accusati di omicidio colposo e abuso di autorità, per la morte di Mike Ben Peter, il nigeriano di 40 anni che nel 2018 morì per arresto cardiaco dopo essere stato fermato con la forza per un controllo antidroga.
I giudici della Corte d'appello del Tribunale cantonale vodese si sono basati sulle perizie medico-legali. Hanno sottolineato che è impossibile affermare con certezza che Mike Ben Peter sia morto a causa dell'intervento della polizia. La Corte ha inoltre stabilito che la polizia non ha violato il proprio dovere di diligenza in modo "illecito".
In primo grado, nel giugno 2023, i poliziotti erano stati assolti dall'accusa di omicidio colposo. L'accusa di abuso di autorità è stata aggiunta dalla Corte d'appello la scorsa settimana al primo giorno di udienza, su richiesta dell'avvocato della famiglia della vittima.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Mike Ben Peter, che al momento del fermo nascondeva in bocca palline di cocaina, si è battuto contro il suo arresto. Per contenerlo, la polizia lo ha malmenato e ha fatto uso di spray al peperoncino, prima di immobilizzarlo a pancia in giù e ammanettarlo. Era poi morto per un arresto cardiaco.
Le perizie realizzate durante l'inchiesta hanno dimostrato che il fermo in posizione prona non basta, da solo, a spiegare la morte di Mike. Anche il procuratore, dopo aver preso conoscenza della perizia, aveva rinunciato a chiedere la condanna degli agenti per omicidio colposo al processo di prima istanza.