Svizzera

Regolazione lupi, no a ricorsi contro le autorizzazioni federali

Il Tribunale amministrativo federale ha chiarito la competenza sulla verifica della conformità alla legge delle decisioni sugli abbattimenti

In sintesi:
  • Le organizzazioni possono contestare solo le decisioni di abbattimento prese dai Cantoni interessati
  • La regolamentazione dei branchi di lupi può essere ordinata o revocata solo da una decisione cantonale
Immagine di archivio
(Keystone)
28 giugno 2024
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Il diritto di ricorso delle organizzazioni ambientaliste non si applica all'approvazione da parte della Confederazione degli abbattimenti per la regolazione dei lupi. In una sentenza emessa venerdì, il Tribunale amministrativo federale (Taf) non è entrato in materia sui ricorsi da esse presentati.

Secondo il Taf, queste organizzazioni possono contestare solo le decisioni di abbattimento prese dai Cantoni interessati. Il Tribunale amministrativo federale non è quindi entrato in materia su due ricorsi di Pro Natura, Wwf e BirdLife contro le decisioni dell'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam), che lo scorso novembre ha autorizzato l'abbattimento di alcuni lupi e branchi di lupi rispettivamente nei Grigioni e in Vallese.

Il Tribunale amministrativo federale ha rilevato che la regolamentazione dei branchi di lupi può essere ordinata o revocata solo da una decisione cantonale. Se le organizzazioni riconosciute potessero portare l'autorizzazione dell'Ufam anche al Taf, si creerebbe una sovrapposizione delle vie legali, e di conseguenza una situazione di incertezza giuridica. Le autorità cantonali offrono le garanzie necessarie, ha stabilito il tribunale.

"Esame superficiale"

Le tre organizzazioni avevano sostenuto davanti al Tribunale amministrativo federale che non era possibile effettuare gli abbattimenti senza l'approvazione della Confederazione. A loro avviso, la decisione dovrebbe essere presa dall'Ufam e non dai Cantoni.

Le organizzazioni hanno cercato di sostenere che, nel caso del Vallese, l'Ufficio federale ambiente aveva "esaminato solo molto superficialmente la domanda di autorizzazione, ovviamente inadeguata" che era stata presentata. In questo modo, l'Ufam ha "violato gravemente il suo dovere di esame".

Nel caso dei Grigioni, le organizzazioni hanno sottolineato che se l'Ufam avesse esaminato seriamente i documenti presentati, avrebbe notato le carenze della domanda (del Cantone) e l'avrebbe respinta.

La sentenza del Tribunale amministrativo federale può essere impugnata davanti al Tribunale federale.

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