Gli esperti saranno supportati dal nuovo supercomputer ‘Alps’ del Centro svizzero di calcolo scientifico a Lugano e Losanna
Fuori con l'ombrello quando c'è il sole, o attendersi il bel tempo e ritrovarsi sotto la pioggia battente. D'ora in poi, pare, non sarà più così. Un nuovo modello è infatti stato attivato dall'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera). Il suo scopo? Rendere più accurate le previsioni del tempo, soprattutto nella regione alpina, dove si verificano spesso fenomeni locali.
‘Icon’, questo il suo nome, è già in funzione dal 28 maggio, ma dal 25 giugno è anche visibile al pubblico sull'app. Tra circa un mese sostituirà completamente il suo predecessore ‘Cosmo’, introdotto nel 2001 e da allora costantemente migliorato.
“Le previsioni meteorologiche sono la base per salvare vite umane”, ha detto il direttore di MeteoSvizzera Christof Appenzeller. È quindi essenziale che il modello sia il più preciso possibile: solo così le autorità possono essere informate, ad esempio per chiudere le strade in tempo utile.
Una novità che non può, a ogni modo, essere presa per... oro colato: “Non si potranno per esempio anticipare tutti i temporali”, ha puntualizzato Oliver Fuhrer di MeteoSvizzera, dato che si tratta di un evento difficilmente prevedibile. Ciononostante, i passi avanti saranno notevoli e in un colpo solo ci sarà un miglioramento che di solito avviene nel corso di quattro anni.
Ma come funziona? Il modello suddivide la superficie della Svizzera e dei Paesi limitrofi in triangoli, mentre l'atmosfera sovrastante in diversi strati. I dati vengono forniti da stazioni di misurazione radar e a terra.
‘Icon’ utilizza un processo complesso per stimare come cambierà l'atmosfera nelle ore e nei giorni successivi. I calcoli si basano su leggi fisiche ed equazioni matematiche. ‘Cosmos’ usava invece una griglia quadrata con maglie più larghe, sinonimo di minore accuratezza.
Gli esperti saranno supportati dal nuovo supercomputer ‘Alps’ del Centro svizzero di calcolo scientifico a Lugano e Losanna. La sua potenza di calcolo è infatti equivalente a quella di migliaia di computer standard.