I consiglieri federali Amherd e Cassis aprono alla possibilità di invitare il presidente russo derogando al mandato di arresto internazionale
Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere autorizzato a partecipare a un potenziale secondo vertice di pace globale nonostante il mandato d'arresto emesso contro di lui dalla Corte penale internazionale (Cpi), ha detto ieri sera la presidente della Confederazione Viola Amherd citata dai media ucraini. Alla domanda dei giornalisti se la Svizzera sarebbe obbligata ad arrestare Putin, Amherd ha risposto che si possono concordare eccezioni affinché lo zar partecipi di persona. "Se la presenza di Putin è necessaria per tenere la conferenza, allora si può fare un'eccezione: nel caso dei negoziati di pace in Ucraina con la Russia, questa può essere un'eccezione", ha detto la consigliera federale aggiungendo che "una decisione dovrebbe essere adottata dal governo" elvetico.
Se Vladimir Putin dovesse venire in Svizzera per un vertice di pace potremmo derogare alle obbligazioni dello Statuto di Roma e non arrestarlo: la nostra legge lo permetterebbe, ma dovremmo comunque interfacciarci con la Corte penale internazionale", aveva detto ieri pomeriggio da parte sua il direttore del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis rispondendo a una domanda in conferenza stampa a conclusione del vertice.
Cassis ha aggiunto che è "certamente possibile" che il prossimo vertice di pace sull'Ucraina si possa tenere "prima di novembre", ovvero prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il consigliere federale ha precisato però che dipende dal tipo di lavoro che si farà adesso nei gruppi annunciati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Svizzera si è detta ad ogni modo "disponibile" a continuare il lavoro per la pace.