Secondo gli esperti del settore è attesa una progressione annua dei pernottamenti del 12 per cento. Un connazionale su tre trascorrerà le ferie in patria
Gli operatori turistici elvetici guardano con fiducia alla stagione estiva: un sondaggio condotto da Svizzera Turismo mostra che, sulla base delle attuali prenotazioni, è attesa una progressione annua dei pernottamenti del 12%.
La crescita non è distribuita in modo uniforme in tutto il paese e nel corso dell'anno, sottolinea l'organizzazione in un comunicato odierno. Le tradizionali località di villeggiatura alpine, in particolare, sono molto ottimiste riguardo all'alta stagione, ma rimangono piuttosto caute riguardo al periodo precedente e a quello successivo. Secondo Svizzera Turismo si conferma quindi la necessità di promuovere ulteriori sforzi per gestire i tempi e la distribuzione geografica dei flussi di visitatori.
Il 39% degli svizzeri intende trascorrere le vacanze estive in patria (dato in calo dal 43% di un analogo rilevamento dell'anno scorso): di questi il 47% raggiungerà il luogo delle ferie in auto e il 42% in treno. Sul tema della sostenibilità i sondaggisti hanno posto anche altre domande, sia gli operatori che ai potenziali clienti, pure all'estero. Risultato: "Sebbene ci sia una certa consapevolezza in tema di sostenibilità nella pianificazione delle vacanze, vi è anche cautela", afferma il direttore di Svizzera Turismo Martin Nydegger, citato in un comunicato.
"È quindi ancora più importante continuare a lavorare a pieno ritmo con l'industria turistica svizzera per promuovere i viaggi sostenibili", argomenta il professionista. In tal senso "entra in gioco la nostra campagna Swisstainable di quest'anno: promettiamo che la sostenibilità è inclusa nelle nostre offerte", aggiunge il 53enne titolare di un Mba conseguito all'università di Glasgow, in Scozia. La promozione in questione è specificatamente rivolta alla clientela elvetica.