Svizzera

Dumping salariale emerso da un controllo su sei nel 2022

Siamo grossomodo agli stessi livelli del periodo precedente la pandemia, afferma la Seco nel rapporto pubblicato oggi

Il maggior volume di controllo aziendali nei cantoni Ticino, Zurigo, Ginevra e Berna
(Keystone)

Berna – Lo scorso anno sono stati compiuti 37'134 controlli in materia di condizioni salariali e lavorative in Svizzera, il 4% in più del 2021. In un caso su sei, tra le aziende di distacco nei rami con contratto collettivo di lavoro (CCL) sono emerse paghe troppo basse. Il numero di infrazioni e i casi di dumping salariale osservati nel 2022 si situano a un livello paragonabile a quello precedente alla pandemia.

Nell'ambito delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l'Unione europea (UE) gli organi d'esecuzione hanno esaminato la situazione di 165'845 persone (+20%), indica un rapporto della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) pubblicato oggi.

Nel complesso, i Cantoni Ticino, Zurigo, Ginevra e Berna hanno fatto registrare il maggior volume di controlli aziendali. Questi ultimi si sono focalizzati sui rami accessori dell'edilizia e sull'industria manifatturiera, mentre i controlli di persone hanno riguardato soprattutto il settore dell'industria alberghiera e della ristorazione.

Meno violazioni nei settori coperti da Ccl

Presso le aziende di distacco i controlli sono stati 8'992; la quota di violazioni delle condizioni salariali rilevate dalle commissioni paritetiche (CP) in rami sottoposti a CCL dichiarati d'obbligatorietà generale è scesa dal 21 al 17%. Nei settori sprovvisti di salari minimi vincolanti le commissioni tripartite (CT) hanno invece osservato un incremento dal 13 al 16%.

Nei rami senza CCL la quota di dumping salariale tra i datori di lavoro svizzeri è rimasta stabile al 10%, mentre per quanto concerne i prestatori indipendenti di servizi (i cosiddetti padroncini), nel 7% dei controlli conclusi è stata presunta una pseudo-indipendenza (6% nel 2021).

La SECO sottolinea che gli organi d'esecuzione hanno applicato una strategia basata su rischi specifici. I tassi di salari inferiori al dovuto e di violazione del salario minimo così calcolati non sono quindi rappresentativi della situazione complessiva del mercato del lavoro.

Nei rami che prevedono un salario minimo vincolante le autorità cantonali hanno comminato 1'802 multe (-207 rispetto al 2021) ed espresso 653 divieti di lavorare in Svizzera (-83).

Sempre in base al rapporto, anche i controlli in materia di lavoro nero sono aumentati fortemente, del 14% presso le aziende e del 23% tra i lavoratori. Complessivamente dai controlli sono emersi 13'147 casi sospetti (-1%); in 3'044 casi (-7%) le autorità speciali - ad esempio il fondo di compensazione AVS - hanno riferito di sanzioni o altre misure agli organi di controllo cantonali.

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