Identità sessuale

Il 6% degli svizzeri non si considera né maschio né femmina

È la percentuale più alta rilevata nei 30 Paesi che hanno partecipato alla ricerca

Supporter della causa Lgbt in piazza
(Keystone)

Il 6% della popolazione svizzera ritiene di essere transgender o gender fluid, cioè non si considera né maschio né femmina: è la quota più elevata registrata a livello internazionale da un sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Ipsos in 30 Paesi.

Subito dopo la Confederazione figura la Thailandia (5% di persone che non si identificano in alcun sesso), davanti a Italia, Germania, Spagna e Svezia (tutti al 4%).

Il 37% dei 1’000 intervistati in Svizzera (22'500 in tutti i Paesi presi in considerazione) ritiene che le persone transgender siano discriminate solo in minima parte o per nulla: il dato è superiore a quello di tutte le altre nazioni, la media è del 19%. Il 69% dei cittadini elvetici concorda sul fatto che le persone senza identità di genere debbano essere maggiormente tutelate dalle discriminazioni, sia sul lavoro che nella vita pubblica, mentre il 24% è contrario a una maggiore protezione.

Se si allarga lo spettro a tutto il cosmo Lgbt+ (cioè si aggiungono gay, lesbiche, bisessuali, asessuali ecc.) la quota elvetica sale al 13%, cosa che pone la repubblica di Guglielmo Tell in terza posizione dopo Brasile (15%) e Spagna (13%). La media dei 30 Paesi è 9%.

Altro aspetto legato ai precedenti: in Svizzera, il 54% degli intervistati si è detto favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Riguardo all'adozione di un bambino da parte di coppie omosessuali, il 58% è favorevole e il 35% contrario; a livello internazionale le rispettive percentuali sono 64 e 28%.

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