Trecento aliquote giornaliere da 400 franchi per il politico ginevrino, più un risarcimento al Cantone di 50mila franchi
Ginevra – La Camera penale d'appello e di revisione ginevrina ha condannato il consigliere di Stato Pierre Maudet a una pena pecuniaria di 300 aliquote giornaliere da 400 franchi, sospese per due anni con la condizionale. Il politico era già stato riconosciuto colpevole dal Tribunale federale (Tf) di aver accettato un vantaggio per un viaggio ad Abu Dhabi nel 2015, ma spettava alla giustizia cantonale fissare la pena precisa a suo carico.
La notizia, anticipata oggi dai quotidiani romandi "Tribune de Genève" e "Le Temps", è stata confermata dall'autorità giudiziaria mediante comunicato stampa. Maudet sarà anche tenuto a versare un risarcimento al canton Ginevra pari a 50'000 franchi.
Maudet è stato ritenuto colpevole dal Tf di accettazione di vantaggi. Nel 2015, quando era membro del governo ginevrino, si era infatti recato ad Abu Dhabi per un lussuoso soggiorno finanziato interamente dalle autorità dell'Emirato, portandosi appresso la propria famiglia nonché l'allora capo di gabinetto.
L'imputato era stato inizialmente assolto in appello dalle accuse, ma il Ministero pubblico aveva fatto ricorso al Tf. I giudici losannesi, in una sentenza emessa lo scorso novembre, avevano ritenuto che il viaggio nel Golfo intrapreso da Maudet "costituisse un indebito vantaggio". Il compito di decretare la pena esatta era stato affidato di nuovo al secondo grado di giudizio cantonale, la cui decisione è stata come detto resa nota oggi.
La sentenza emessa dalla Camera penale d'appello e di revisione mette quindi la parola fine alla vicenda Maudet, che per anni si è presa la scena politica di Ginevra.
Il costoso soggiorno ad Abu Dhabi, durante il quale Maudet e la sua famiglia hanno alloggiato in un hotel di lusso e assistito a un Gran Premio di Formula 1, aveva portato il diretto interessato a essere escluso dal suo partito, il Plr, e poi a lasciare il governo cantonale.
I problemi giudiziari e la sua condanna non hanno però impedito a Maudet di nutrire nuove ambizioni politiche. Alle elezioni cantonali dello scorso aprile, il ginevrino, a capo del suo nuovo partito "Libertés et justice sociale", è riuscito a rientrare in Consiglio di Stato.