Il quadro della situazione alla luce delle misure messe in atto dalla Confederazione nel quadro della roadmap nazionale è positivo
Rappresentanti di Confederazione e Cantoni hanno stilato oggi un bilancio positivo a due anni dall'adozione della cosiddetta roadmap "Violenza domestica". Progressi sono stati registrati nelle misure volte a contrastare tale fenomeno.
"Vogliamo lanciare un segnale chiaro: in Svizzera la violenza domestica e sessuale non è tollerata", ha dichiarato la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider presentando il bilancio ai media a Berna.
Nell'aprile 2021 Confederazione, Cantoni e società civile si sono riuniti per un "dialogo strategico" i cui risultati sono confluiti nel piano d'azione del 30 aprile 2021 sotto forma di dieci campi d'azione. Il punto della situazione odierno dipinge, come detto, un quadro positivo.
Il rapporto evidenzia notevoli progressi, ad esempio nel settore dei mezzi tecnici. Un viaggio in Spagna ha contribuito a consolidare le conoscenze per quanto riguarda l'impiego della sorveglianza elettronica al fine di migliorare la protezione delle vittime di violenza.
Il piano strategico ha anche dato nuovi impulsi al progetto di un numero di telefono centrale per le vittime di violenza. Sono inoltre stati fissati standard di qualità per la gestione cantonale delle minacce e ne è stata raccomandata l'attuazione. Questi ultimi mirano a riconoscere precocemente, valutare e ridurre mediante misure adeguate il potenziale rischio di ricorso alla violenza di singole persone.
A tutela dei minori esposti a violenza è stata poi elaborata la guida "Contatti dopo la violenza domestica?". La Conferenza svizzera contro la violenza domestica continuerà a diffonderla e a promuoverne l'applicazione.
Gli attori coinvolti hanno anche adottato misure supplementari contro la violenza sessuale. Affrontando i due temi assieme, Confederazione e Cantoni esprimono la volontà di migliorare attivamente la protezione e l'assistenza delle vittime e di sfruttare le sinergie esistenti. Baume-Schneider – responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia – ha dichiarato che uno degli scopi è quello di rafforzare la fiducia delle vittime di violenza sessuale nelle autorità di perseguimento penale e nei tribunali.
In tutto questo anche il Parlamento fa la sua parte. La revisione del diritto penale in materia sessuale è infatti in dirittura d'arrivo. Confederazione e Cantoni concordano sul fatto che le autorità devono proseguire i loro sforzi volti ad attuare la roadmap. Nel 2025 o 2026 è previsto il bilancio finale.