È quanto propone un'iniziativa lanciata dal Movimento svizzero per la libertà: la conferma dovrebbe avere una cadenza biennale
I membri del Consiglio federale dovrebbero sottoporsi al giudizio del popolo ogni due anni. La votazione si terrebbe in settembre. È l'obiettivo che si propone un'iniziativa popolare presentata oggi ai media dal Movimento svizzero per la libertà.
L'iniziativa popolare ‘Conferma dei Consiglieri federali da parte del popolo (Iniziativa per la conferma del Consiglio federale)’ è stata sottoposta a un controllo preliminare da parte della Cancelleria federale ed è stata pubblicata sul Foglio federale. Il comitato d'iniziativa ha tempo fino al 16 novembre 2024 per raccogliere le 100mila firme necessarie alla riuscita di questa proposta di modifica costituzionale.
Attualmente il governo viene rieletto ogni quattro anni dall'Assemblea federale a dicembre. L'iniziativa popolare ‘Conferma dei membri del Consiglio federale da parte del popolo e dei Cantoni’ chiede che i membri non rieletti siano sostituiti dall'Assemblea federale entro il 31 dicembre successivo alla votazione di conferma.
Il comitato non prende di mira la legittimità del Consiglio federale nel suo complesso o della formula magica, ma dei singoli Consiglieri federali. «Essi devono assumersi la responsabilità delle attività dei rispettivi dipartimenti», ha affermato ai media Richard Koller, presidente del Movimento svizzero per la libertà.
Koller ha in particolare criticato l'operato del ‘ministro’ della sanità, Alain Berset, durante la pandemia di coronavirus, schierandosi ancora una volta contro la legge Covid-19 su cui si voterà, tra l'altro, il 18 di giugno. I membri del governo «responsabili di tali disastri dovrebbero essere congedati», ha affermato senza mezzi termini Koller.
«Il popolo è il capo», ha aggiunto Koller, parlando a suo dire di una popolazione «frustrata» e «arrabbiata». «Siamo scesi in strada per ascoltare i commenti della gente sul governo e dobbiamo dare ascolto a queste voci».
Oltre alla legge Covid-19, il membro e portavoce del comitato, Matthias Wehrli, se l'è presa nel suo intervento con le decisioni del governo in materia di neutralità armata e politica migratoria. «Il popolo vuole sicurezza energetica e alimentare, prosperità e non premi malattia che impoveriscono le persone», ha dichiarato.
In generale, il comitato d'iniziativa crede che le decisioni del Consiglio federale in settori chiave siano sempre più lontane dalla volontà di molti elettori. Stando al Movimento svizzero per la libertà, l'attuale operato del governo è insoddisfacente; decisioni importanti in settori importanti sono sempre meno in linea con la volontà di molti elettori. Un simile sviluppo, secondo il comitato, risulta evidente anche nella crescente pressione fiscale e nella regolamentazione sempre più invadente dell'economia.
A questi rimproveri si aggiunge, secondo i promotori dell'iniziativa, il forte indebitamento della Confederazione, un approvvigionamento energetico sempre meno sicuro e un'errata gestione della spesa pubblica. Insomma, oltre a promulgare una mole di leggi e leggine, il Consiglio federale agisce sempre più in modo autonomo, sempre meno democratico.