Svizzera

Bellinzona, processo a presunto sostenitore dello Stato islamico

Al Tribunale penale federale la madre ha affermato di aver notato in breve tempo il cambiamento nel comportamento del figlio

(Ti-Press)
9 maggio 2023
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È iniziato oggi presso il Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona il processo nei confronti di un attivista islamista accusato di aver violato la legge che vieta Al-Qaeda e lo Stato Islamico. È accusato di aver incitato una minorenne residente in Austria a sposarlo e a partire per la Siria. L'uomo nega.

Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) accusa il 26enne turco, residente a Sciaffusa, di aver prodotto e distribuito propaganda per lo Stato Islamico. Inoltre contesta all'imputato il sostegno materiale al gruppo vietato Isis. Questi avrebbe infatti raccolto denaro, attraverso il sito di crowdfunding Gofundme, allo scopo di farlo pervenire a esponenti dello Stato Islamico in un campo di prigionia in Siria e aiutarli in questo modo a fuggire.

L'imputato nega

L'imputato ha dichiarato oggi di non aver mai pianificato di partire per la Siria. Ha anche negato di aver voluto partire per la jihad con una minorenne che viveva in Austria. Aveva intenzione di sposarla, ma ha voluto dissuaderla dal suo progetto di recarsi nel Paese mediorientale.

Ha raccontato di aver incontrato a Winterthur un reduce dalla Siria, unitosi all'Isis assieme alla sorella quand'era minorenne e condannato dal Tribunale federale al suo ritorno. Era rimasto impressionato dal giovane, che parlava arabo ed era una sorta di autorità in città, ma ha detto di non averlo mai sentito raccontare cosa avesse fatto in Siria.

La madre lo ha visto cambiare

Stamane a Bellinzona ha testimoniato anche la madre dell'uomo. La donna ha affermato di aver notato in breve tempo il cambiamento nel comportamento del figlio, a partire dall'estate del 2019. Si vestiva in modo diverso, ma non ha mai chiesto alla madre o alla sorella di indossare il velo.

Ha però aggiunto di non sapere che il ragazzo frequentasse gli ambienti salafiti di Winterthur. Sapeva solo che si recava in una moschea di Sciaffusa. Questa sua abitudine la disturbava perché aveva l'impressione che gli venisse fatto il lavaggio del cervello.

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