Svizzera

Critiche a Ueli Maurer per la visita all’ambasciata cinese

L’ex consigliere federale è stato ricevuto lo scorso 12 aprile. Il Dfae: visita privata. Ma per alcuni parlamentari la visita è quantomeno ‘inopportuna’

(Keystone)

Berna – Non sono mancate le critiche all'ex consigliere federale Ueli Maurer dopo la sua visita il 12 aprile scorso all'ambasciatore di Cina a Berna. La rappresentanza di Pechino ha reso nota l'informazione martedì. Lo stesso giorno, il Consiglio nazionale ha approvato una mozione con la quale si chiede di rafforzare i legami con il parlamento di Taiwan.

Maurer e l'ambasciatore Wang Shihting hanno avuto uno scambio di opinioni approfondito sul "partenariato strategico innovativo" nonché sulla "cooperazione economica, finanziaria e industriale" bilaterale, ha scritto l'ambasciata di Cina sul suo sito, come riferito oggi dal "Blick".

Nel titolo del comunicato pubblicato sul sito online dell'ambasciata, Maurer, che ha lasciato il governo a fine dicembre 2022, viene definito "ex consigliere federale". Ma nel testo viene descritto come "consigliere federale".

Nessun mandato

Interrogato dall'agenzia Keystone-Ats, il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi ha indicato che la visita non è stata effettuata a nome del governo o della Svizzera. Ueli Maurer non aveva alcun mandato.

Neppure il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) è stato informato dell'incontro. "Si è trattato di una visita privata dell'ex consigliere federale Ueli Maurer", ha precisato la Cancelleria federale, che è responsabile di tali questioni.

Ha anche fatto riferimento al cosiddetto "Aide-mémoire", il codice di condotta dei consiglieri federali. Una delle disposizioni disciplina principalmente l'attività lucrativa degli ex ministri elvetici. Dopo il loro pensionamento dovrebbero astenersi dalle attività nelle quali potrebbero sorgere conflitti di interessi a causa della loro precedente carica.

Salvo il segreto d'ufficio, non esistono altre norme relative a incontri degli ex consiglieri federali. Per questo motivo la Cancelleria federale non commenta la visita di Maurer all'ambasciata di Cina.

Pareri divergenti tra i parlamentari

Il presidente della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (Cpe-N), Franz Grüter (Udc/LU), ha dichiarato a Keystone-Ats che relazioni personali con l'Asia e in particolare la Cina sono importanti. Ecco perché Maurer, in veste privata, vuole mantenere contatti personali all'interno dell'ambasciata. Non c'è alcun motivo per cui l'ex consigliere federale non dovrebbe farlo.

Di tutt'altro avviso il consigliere nazionale e membro della Cpe-N, Fabian Molina (Ps/ZH): ciò non va affatto bene. Gli organi preposti dovrebbero chiarire che cosa volesse Maurer nell'ambasciata cinese. Qualora usasse la sua precedente carica per promuovere affari privati, la cosa sarebbe a dir poco discutibile. In tal caso sarebbe opportuno precisare il codice di condotta.

Dal canto suo, il consigliere nazionale e capogruppo del Centro Philipp Matthias Bregy (VS) definisce inopportuna la visita. In qualità di membro della Commissione etica del Comitato olimpico internazionale (Cio) Maurer ha un mandato ufficiale. In questa veste avrebbe potuto essere autorizzato a visitare l'ambasciata, ma avrebbe dovuto provarlo, secondo Bregy.

Inoltre, la conversazione avrebbe dovuto riguardare lo sport e non l'economia. E Maurer non avrebbe certo dovuto sedersi sotto la bandiera svizzera – come mostrano le immagini del "Blick" – ma al massimo sotto quella olimpica.

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