Svizzera

Spedizioni e fatturato in calo, Hupac si appella alla politica

L’economia rallenta, il traffico su rotaia ne risente. L’operatore del trasporto combinato chiede migliori condizioni quadro

7,6 milioni di utile nel 2022: il risultato, tutto sommato, è soddisfacente
(Keystone)

Zurigo/Chiasso – L'operatore del trasporto combinato Hupac ha realizzato l'anno scorso 668,9 milioni di franchi di fatturato, con un calo del 2,1% rispetto al 2021. Con 7,6 milioni di franchi di utile, il risultato è comunque giudicato soddisfacente.

Per stabilizzare il trasporto combinato durante l'attuale rallentamento economico, sono necessarie misure di supporto da parte della politica, scrive Hupac in una nota diffusa in occasione dell'odierna conferenza stampa di bilancio a Zurigo.

Hupac ha effettuato l'anno scorso 1,104 milioni di spedizioni stradali nel traffico combinato strada/rotaia e nel trasporto marittimo dell'entroterra. Rispetto all'anno precedente è stata registrata una diminuzione dell'1,8%, pari a 20'000 spedizioni su strada.

Fattori esterni

Ad avere avuto un impatto negativo sono state in particolare le limitazioni di capacità in Germania, con un crollo del traffico fra aprile e giugno e in autunno legato all'intensa attività di costruzione nel corridoio Reno-Alpi.

Dopo una ripresa dell'11% nel 2021, il traffico transalpino attraverso la Svizzera ha subito l'anno scorso un leggero calo del 2,1% a 585'000 spedizioni. Il traffico di transito attraverso l'Austria via Tarvisio è invece cresciuto del 9,7% per raggiungere 44'000 spedizioni.

Fattori esterni, come le catene di approvvigionamento globali perturbate e le incertezze causate dalla guerra in Ucraina, continuano ad influenzare anche il trasporto marittimo dell'entroterra. I trasporti marittimi di Ers Railways dai porti del Mare del Nord hanno registrato un calo del 3% a 184'000 spedizioni stradali.

I trasporti si spostano sulla strada

Il caro-energia mette sotto pressione soprattutto le industrie ad alta intensità energetica, come quelle siderurgiche, chimiche e cartarie. Il carico di base del trasporto combinato in Europa si sta di conseguenza riducendo, ha affermato Hans-Jörg Bertschi, presidente del Consiglio di amministrazione di Hupac, secondo quanto riportato nella nota.

Dall'inizio dell'anno si assiste inoltre in Europa ad aumenti dei prezzi del trasporto ferroviario che sono significativamente superiori a quelli su strada. Ciò comporta un sensibile spostamento dalla ferrovia alla strada, che nella rete di trasporti di Hupac si traduce, a seconda del segmento, in un meno 10-15% per il periodo gennaio-aprile 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Sussidi di trasporto e Autostrada viaggiante

Secondo Bertschi, dipenderà soprattutto dalle condizioni quadro definite dalla politica dei trasporti se il traffico combinato riuscirà a mantenere e, se possibile, ad ampliare la propria posizione di mercato nel contesto attuale.

Fra le misure auspicate da Hupac figurano ad esempio una sospensione temporanea della riduzione annuale dei sussidi di trasporto e il mantenimento dell'Autostrada viaggiante – ossia il trasporto di camion su rotaia tra Friburgo in Brisgovia (D) e Novara (I) – fino al 2028 (che una commissione del consiglio degli Stati chiede di fermare nel 2026, ndr).

Nuovo terminal a Milano

Nonostante la difficile situazione, Hupac continua a investire nei terminal, nei sistemi IT e nell'espansione della rete, creando le condizioni per la crescita futura. "Accogliamo con favore la decisione positiva del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec) di finanziare il terminal Milano Smistamento, che Hupac realizzerà in joint venture con Mercitalia Logistics entro il 2026", sottolinea Michail Stahlhut, Ceo del Gruppo Hupac.

Questo nuovo terminal gateway accelererà notevolmente lo sviluppo del traffico dai porti italiani verso la Svizzera e la Germania meridionale.

Altri progetti sono in fase di realizzazione, come il terminal di Piacenza che sarà completato entro il 2025, l'espansione del terminal di Novara entro il 2025 e gli investimenti per la sostituzione delle gru a portale presso il terminal di Busto Arsizio-Gallarate.

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