Svizzera

Disabilità, l'uguaglianza va sancita dalla Costituzione

Ancora troppi gli ostacoli che ne minano la partecipazione attiva nella società: lanciata l'iniziativa per l'inclusione

In sintesi:
  • In Svizzera, 1,7 milioni di persone affrontano quotidianamente numerosi ostacoli che rendono difficile o impossibile la loro partecipazione alla società
  • Per gli iniziativisti, le persone con disabilità devono poter partecipare alla società in modo paritario. E oggi non è affatto così
La disabilità dev’essere riconosciuta come parte integrante dell’essere umano
(Keystone)
27 aprile 2023
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L'effettiva uguaglianza delle persone con disabilità deve essere sancita dalla Costituzione. Un comitato composto da rappresentanti della società civile ha lanciato oggi l'iniziativa ‘Per l'uguaglianza delle persone con disabilità (iniziativa per l'inclusione)’.

In Svizzera, 1,7 milioni di persone affrontano quotidianamente numerosi ostacoli che rendono difficile o impossibile la loro partecipazione alla società, stando a una nota odierna del comitato promotore della modifica costituzionale. Eppure la carta fondamentale vieta dal 2000 ogni tipo di discriminazione basato su un handicap.

Per i fautori dell'iniziativa è deplorevole che oggigiorno la società non sia ancora pienamente inclusiva. A loro avviso, la disabilità va riconosciuta come parte integrante dell'essere umano.

A sostegno della sua iniziativa, il comitato cita un rapporto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità pubblicato l'anno scorso da cui emergono gravi carenze al riguardo in Svizzera.

Difendendo l'uguaglianza de iure e de facto tra abili e disabili, il comitato cita, tra gli ambiti della vita quotidiana in cui è necessario progredire, l'alloggio, l'occupazione, i trasporti, le infrastrutture pubbliche e i diritti politici.

Concretamente, le persone con disabilità sono spesso costrette a vivere in istituti o non riescono a trovare un'occupazione benché abbiano voglia di lavorare. La mancanza di strutture adeguate rende loro difficoltoso recarsi dal medico oppure al ristorante.

Le persone con disabilità devono poter decidere autonomamente dove e con chi vivere, essere libere di lavorare e di utilizzare i trasporti pubblici, stando al comitato. Devono insomma poter partecipare alla società in modo paritario.

Ciò richiede misure di sostegno necessarie, sotto forma di assistenza, ausili o altri adattamenti. In particolare, è necessario rivedere le aree coperte dal contributo di assistenza. Attualmente, tale contributo non copre per esempio quegli ausili di cui una persona con disturbi del linguaggio potrebbe aver bisogno per svolgere una professione. O non paga i servizi di un interprete per una persona sorda che vorrebbe lanciarsi in politica.

Tra le organizzazioni che sostengono l'iniziativa figurano l'organizzazione di tutela delle persone con disabilità, Agile.ch, e Inclusion Handicap. A queste si aggiungono la Federazione svizzera dei sordi, Amnesty International Svizzera, la Fondazione per la democrazia diretta e l'associazione di lingua tedesca Tatkraft.

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