Svizzera

‘Carenza di risorse digitali rispetto al resto della Svizzera’

Emerge dal primo studio sulla pandemia nell'anno scolastico 2021/2022

(Ti-Press)
26 aprile 2023
|

Rispetto ai colleghi del resto del Paese, nella Svizzera italiana una percentuale maggiore di direttori e direttrici degli istituti scolatici ha indicato come prioritario il miglioramento della qualità e della disponibilità della rete WiFi. È uno degli aspetti che emerge dal primo studio sulla pandemia nell'anno scolastico 2021/2022 in Svizzera. Denominato ‘S-Clever+. Lo sviluppo scolastico affronta nuove sfide’, è stato condotto dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi), dall'Alta scuola pedagogica dei Grigioni, dall'Università di Zurigo, dall’Alta scuola pedagogica di Berna parte francofona, del Giura e di Neuchâtel.

Come rende noto un comunicato stampa congiunto, nello sono stati interpellati circa 200 direttori e direttrici di istituti scolastici di tutte le regioni linguistiche sulle esperienze fatte nel corso dell'anno scolastico 2021/2022. In base alle loro dichiarazioni, il periodo è stato segnato in particolare dai cambiamenti normativi delle autorità scolastiche e, in alcuni casi, dalla mancanza di risorse digitali. I risultati mostrano che le scuole hanno vissuto l'anno scolastico in modo diverso nei vari contesti regionali, ma evidenziano anche alcune esperienze comuni, come ad esempio la centralità della digitalizzazione nell’insegnamento/apprendimento e il significativo aumento della collaborazione all’interno dell’istituto.

Le direttive delle autorità scolastiche

Durante la pandemia, i direttori hanno avuto il compito di applicare le direttive ufficiali che definivano le condizioni quadro. Anche se a volte sono state percepite come contraddittorie, soprattutto nella Svizzera italiana e francese, queste hanno dato loro la sicurezza necessaria per organizzazione in modo efficace le attività di apprendimento/insegnamento a scuola.

In merito alle domande relative all'insegnamento/apprendimento digitale, i direttori della Svizzera tedesca e francese hanno segnalato un maggior numero di risorse digitali a loro disposizione rispetto ai colleghi della Svizzera italiana. Nel complesso, tuttavia, in tutte le regioni linguistiche le piattaforme online sono state utilizzate più frequentemente, soprattutto per scopi di comunicazione e scambio di materiali. Anche la formazione continua sull'uso dei media digitali a lezione ha avuto una priorità medio-alta.

La collaborazione all'interno del collegio è stata fondamentale

Le risposte dei partecipanti allo studio mostrano inoltre che la collaborazione tra docenti è stata fondamentale per superare le sfide e che la maggior parte delle scuole ha adattato i propri processi di lavoro alle nuove condizioni. La comunicazione è stata regolarmente coordinata all'interno del collegio docenti e tra insegnanti, allievi e genitori. Oltre il 70% dei direttori di tutte le regioni linguistiche ha notato una maggiore coesione tra il personale docente.

Per molti direttori e molte direttrici è importante analizzare e riflettere quanto appreso dalla pandemia al fine di promuovere uno sviluppo ulteriore del proprio istituto. Questo aspetto è stato sottolineato in particolare nella Svizzera italiana. Molti direttori hanno sviluppato un piano d’azione strutturato con l’obiettivo di mantenere in futuro alcuni dei cambiamenti messi in atto in risposta alla pandemia, come ad esempio lo scambio e la collaborazione tra docenti, la riflessione regolare sul lavoro didattico o l'intenzione di continuare a integrare le tecnologie digitali nell’insegnamento/apprendimento anche dopo la pandemia.
Con la fine del periodo caratterizzato dall’emanazione di linee guida e normative relative alla pandemia, le scuole sono tornate a una situazione di “normalità”. Attualmente, questa situazione non è meno impegnativa di quella vissuta durante la pandemia. Oltre a cercare di capitalizzare l'esperienza fatta durante la pandemia, i direttori devono affrontare ulteriori compiti, come il tema del fabbisogno di docenti o integrare nelle scuole allievi provenienti da zone di crisi o di guerra.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE