Svizzera

Stop ai visti accelerati per le vittime del terremoto in Turchia

Il programma destinato a persone colpite dal sisma e con parenti stretti in Svizzera sarà prossimamente interrotto: i numeri mostrano un bisogno in calo

In sintesi:
  • Finora rilasciati circa 300 visti, in maggioranza a persone anziane
  • Nessuna delle persone giunte in Svizzera ha fatto richiesta d'asilo
(Keystone)
23 aprile 2023
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La Segreteria di Stato della migrazione vuole interrompere il programma che consente alle vittime del terremoto provenienti dalla Turchia e dalla Siria e con parenti stretti in Svizzera di ottenere visti accelerati. I numeri mostrano un bisogno in calo.

Il programma sarà quindi interrotto nel prossimo futuro, ha dichiarato un portavoce della SEM all'agenzia di stampa Keystone-ATS, confermando una notizia pubblicata dalla "NZZ am Sonntag". Secondo il giornale, la data prevista è metà maggio.

La SEM precisa che finora sono stati rilasciati circa 300 visti di questo tipo. 240 sono andati a persone provenienti dalla Turchia e 60 a persone provenienti dalla Siria. Nessuna delle persone giunte in Svizzera ha ancora fatto richiesta di asilo. I visti rilasciati finora sono validi per 90 giorni.

In maggioranza persone anziane

Poco più della metà delle persone ammesse dalla Svizzera ha più di 60 anni, 24 hanno addirittura più di 80 anni mentre una quarantina sono bambini e giovani sotto i 20 anni.

Coloro che hanno perso la casa a causa del terremoto e hanno parenti stretti in Svizzera possono beneficiare della cosiddetta procedura accelerata per i visti provenienti dalle regioni terremotate della Turchia e della Siria. Si tratta di coniugi, genitori, nonni, figli e nipoti minorenni, ma non di fratelli e sorelle. Per ottenere una decisione positiva sul visto, i parenti in Svizzera devono confermare che accoglieranno queste persone e si prenderanno cura di loro.

Più di 50'000 persone sono morte e più di 100'000 sono rimaste ferite nei terremoti che hanno colpito la Turchia sudorientale e la Siria settentrionale all'inizio di febbraio. Molte case e infrastrutture sono state distrutte.

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