Svizzera

Voto ai 16enni, progetto respinto in commissione

Visti i risultati negativi emersi dalla procedura di consultazione, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale boccia il progetto

(Ti-Press)
21 aprile 2023
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I giovani non devono poter votare già a partire dai 16 anni. Visti i risultati negativi scaturiti dalla procedura di consultazione, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (Cip-N) rinuncia al progetto.

Un'iniziativa parlamentare, depositata dalla consigliera nazionale Sibel Arslan (Verdi/BS), chiede che a livello federale il diritto di voto e di eleggere venga concesso ai cittadini svizzeri già a partire dal sedicesimo anno di età.

Stando alla deputata ecologista, visto che negli ultimi tempi l'impegno dei giovani è aumentato sensibilmente si dovrebbe consentire ai 16enni di prendere parte il prima possibile alla vita politica. A livello numerico, l'abbassamento dell'età di voto interesserebbe poco meno di 130'000 giovani. La percentuale degli aventi diritto domiciliati in Svizzera aumenterebbe di circa il 2,4%.

Tuttavia, l'idea di abbassare il diritto di voto – ma non di eleggibilità come prevede il progetto della commissione – da 18 a 16 anni è giudicata "impraticabile" dalla Cip-N, tenuto conto anche dei pareri perlopiù negativi pervenuti dalla procedura di consultazione.

Stando a una nota odierna dei servizi parlamentari, 15 Cantoni si sono pronunciati contro l'introduzione del diritto di voto a 16 anni a livello federale, sette a favore e tre hanno presentato osservazioni senza prendere una posizione pro o contro. Per quanto riguarda i partiti politici, tre si sono espressi a favore del progetto e tre contro.

Visto l'esito sostanzialmente negativo dei pareri raccolti, la Cip-N "si vede confortata nella sua decisione iniziale di opporsi al diritto di voto ai sedicenni". Le ragioni? Secondo la Commissione, non è infatti opportuno che vi siano due categorie di cittadini, una con il diritto di voto e di eleggibilità, l'altra unicamente con il diritto di voto. Non è neppure opportuno, si legge nella nota, "separare la maggiore età civile da quella civica".

In definitiva, la Cip-N crede che non abbia senso sostenere un progetto che non è appoggiato né dalla maggioranza dei Cantoni né dalla maggioranza del popolo, a giudicare dai risultati delle votazioni sullo stesso tema nei cantoni. Nel solo 2022, Berna e Zurigo hanno detto "no" all'abbassamento del diritto di votare a livello cantonale e comunale a partire dai 16 anni. Per il momento solo il Canton Glarona, in seguito a una decisione della Landsgemeinde del 2007, concede il diritto di voto ai 16enni.

Per questo, secondo la Cip-N, "se i sostenitori del progetto auspicano che popolo e Cantoni decidano a livello federale, il modo migliore per farlo è attraverso un'iniziativa popolare".

Tenuto conto di tutte queste riflessioni, la Cip-N proporrà quindi – 14 voti a 11 – alla propria Camera di stralciare dal ruolo l'iniziativa parlamentare all'origine del progetto, ponendo così fine alla procedura legislativa.

Una minoranza si batterà invece in aula per mantenere l'iniziativa: a suo avviso, i risultati della consultazione devono essere sfumati e non invocati come argomento per non sottoporre al voto di popolo e Cantoni la questione fondamentale della partecipazione democratica dei giovani cittadini.

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