Svizzera

Sussidi cassa malati, commissione degli Stati entra in materia

La Csss-S fa un passo in direzione del Nazionale. Chiesti requisiti minimi cantonali, ma più bassi di quelli voluti da Governo e Camera del popolo

Il Consiglio degli Stati deciderà a giugno
(Keystone)

Berna – Dopo un primo "no" del Consiglio degli Stati al controprogetto indiretto all'iniziativa del Ps che chiede di porre un tetto massimo (10% del reddito disponibile) ai premi malattia, la Commissione della sanità della camera dei cantoni (Csss-S) ci ha ripensato: è disposta a un compromesso col Nazionale.

Stando alla commissione, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, poiché i premi gravano sempre più sui bilanci delle famiglie devono essere fissati requisiti minimi cantonali per i sussidi alle famiglie – limitando in questo modo l'autonomia dei Cantoni –, ma più bassi rispetto a quanto proposto dal Consiglio federale e dal Consiglio nazionale.

Un minimo del 3,5%

Con 8 voti a 4, la commissione propone che per la riduzione dei premi i Cantoni debbano spendere una quota minima compresa tra il 3,5 e il 7,5% dei costi cantonali dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Il disegno del Consiglio federale prevede invece una quota minima compresa tra il 5 e il 7,5%. Questa quota minima dipende sempre da quanto i premi gravano sul reddito del 40% degli assicurati con il reddito più basso domiciliati nel Cantone.

140 milioni di franchi in meno

La variante proposta dalla Csss-S comporta per i Cantoni costi aggiuntivi per circa 356 milioni di franchi, mentre il disegno del Consiglio federale per circa 493 milioni. Oltre alla quota minima, ogni Cantone dovrebbe stabilire anche quale quota il premio di una persona può rappresentare rispetto al suo reddito disponibile.

Il Consiglio degli Stati prenderà una decisione durante la sessione estiva: se deciderà ancora una volta la non entrata in materia come durante la scorsa sessione invernale, il controprogetto indiretto sarà considerato come liquidato.

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