Svizzera

Nuova accusa dalla procura zurighese contro Carlos/Brian

Una trentina i reati, tutti avvenuti tra il 2018 e il 2021 nel penitenziario di Regensdorf, di cui dovrà rispondere l'oggi 27enne

Il processo del 2019
(Keystone)
12 aprile 2023
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Lo zurighese Brian K., un tempo conosciuto con lo pseudonimo ‘Carlos’, deve ripresentarsi in tribunale. La procura di Zurigo ha infatti promosso l'accusa nei suoi confronti per circa 30 reati avvenuti in prigione.

I reati in questione risalgono al periodo fra novembre 2018 e luglio 2021 e sarebbero avvenuti nel penitenziario ‘Pöschwies’ di Regensdorf (ZH). Il processo sarà quindi condotto dal Tribunale distrettuale di Dielsdorf.

Il reato più grave è costituito da tentate lesioni gravi, fa sapere il Ministero pubblico zurighese. Brian ha lanciato un grosso pezzo di vetro contro una guardia, che è stata ferita sopra l'occhio.

A ciò si aggiungono tre casi di lesioni semplici, sette casi di danni alla proprietà per un totale di circa 22'000 franchi, cinque casi di minacce e 19 casi di violenza e minacce contro autorità e funzionari. La data del processo non è ancora stata fissata.

La procura ha ritirato due accuse perché non è stato possibile dimostrare che Brian avesse avuto un comportamento penalmente rilevante. In un altro caso, un compagno di detenzione ha ritirato la denuncia per aggressione.

La procura non ha ancora richiesto una sentenza del Tribunale distrettuale di Dielsdorf siccome un secondo procedimento penale contro il 27enne è attualmente pendente presso il Tribunale cantonale, in cui è accusato di reati simili dietro le sbarre.

Nel nuovo procedimento penale sorgerebbero le stesse questioni giuridiche, scrive la procura generale del Canton Zurigo. Soprattutto per quanto riguarda l'esistenza di una situazione di emergenza. Su richiesta del Tribunale federale, il Tribunale cantonale dovrà nuovamente affrontare la questione se Brian abbia commesso i reati a causa delle rigide condizioni carcerarie.

Secondo l'accusa, solo una volta chiarita questa questione fondamentale si potrà chiedere una condanna. L'accusa chiede quindi al Tribunale distrettuale di dividere il procedimento contro Brian in due parti, cioè di condurre un cosiddetto processo interlocutorio.

Nella prima parte, il tribunale stabilirebbe se Brian ha commesso i reati, e solo in una fase successiva riceverebbe la sentenza. Brian è attualmente in detenzione preventiva, ma non più in isolamento.

Il giovane ha problemi con la giustizia da quando aveva nove anni e ha alle spalle una lunga serie di condanne per reati violenti. La vicenda più grave risale al 2011, quando accoltellò alla schiena un giovane che riportò gravi ferite.

A rendere ‘Carlos’ un caso ‘nazionale’ è stato un reportage televisivo del 2013, in cui si riferiva delle misure di presa a carico decise a suo tempo dalla giustizia minorile. Il tutto a un costo di circa 29'000 franchi al mese: una cifra a prima vista esorbitante, ma paragonabile ai costi di una presa a carico in una struttura chiusa.

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