Svizzera

All'orizzonte un aumento delle rendite d'invalidità

Lo prevede un progetto di modifica di un'ordinanza posta in consultazione dal Consiglio federale. Ma solo per determinate categorie di persone

In sintesi:
  • Potenzialmente interessate dalla modifica 30mila persone, per un costo totale di 85 milioni di franchi (e altri 20 milioni per le prestazioni complementari)
  • I salari ipotetici utilizzati finora per il calcolo, ritenuti troppo elevati, dovrebbero venir ridotti applicando una deduzione forfettaria del 10%
Ritocchi in vista
(Keystone)
5 aprile 2023
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In un prossimo futuro, le rendite di invalidità per determinate categorie di persone dovrebbero aumentare. È quanto si propone un progetto di modifica di un'ordinanza inviato oggi in consultazione fino al 5 di giugno dal Consiglio federale. Stando al Governo sarebbero interessate circa 30mila persone per un costo annuale di 85 milioni di franchi (e altri 20 milioni per le prestazioni complementari).

L'idea è di migliorare la valutazione del grado d’invalidità degli assicurati per i quali non è possibile eseguire un confronto tra il reddito effettivo conseguito prima dell’insorgere dell’invalidità e quello percepito successivamente. I salari ipotetici utilizzati finora, giudicati troppo elevati, dovrebbero quindi venir ridotti applicando una deduzione forfettaria del 10% affinché si tenga conto delle limitazioni sul mercato del lavoro. Ciò determinerà rendite d’invalidità più elevate, si legge in una nota governativa.

L'esecutivo ha optato per questa soluzione, dal momento che la rapida elaborazione di nuove tabelle salariali in funzione dell’invalidità, chiesta dal Parlamento, si è rivelata complicata e molto lunga da attuare, e per il momento non può essere attuata come richiesto. L’adeguamento proposto dal Consiglio federale permetterebbe però di ottenere l’effetto auspicato in tempi brevi.

Il metodo attuale

Il grado d’invalidità, che determina l’importo della rendita, viene calcolato confrontando il reddito che una persona ha conseguito prima dell’insorgere del problema con quello che consegue ancora con l’invalidità. La differenza tra i due redditi, espressa in percentuale, corrisponde al grado d’invalidità.

Per le persone invalide che non conseguono alcun reddito bisogna ipotizzare un reddito conseguibile nella loro situazione. A tal fine ci si basa su dati provenienti dalle rilevazioni dell’Ufficio federale di statistica per numerosi profili professionali e diversi livelli di competenze. Questi rispecchiano i redditi di persone senza invalidità, che sono tendenzialmente più elevati di quelli conseguibili da parte delle persone con disabilità.

... e i problemi connessi

Se per il confronto dei redditi si considera un reddito ipotetico troppo elevato, risulta una differenza troppo modesta rispetto al reddito precedente all’insorgere dell’invalidità, e quindi un grado d’invalidità troppo basso. Ciò comporta una rendita troppo bassa e in casi limite persino la negazione del diritto alla rendita.

Con la riforma dell’assicurazione invalidità in vigore dal 2022, questo problema è stato in parte risolto.

La soluzione

Per migliorare ulteriormente la situazione, il Consiglio federale prevede ora una modifica dell’ordinanza sull’assicurazione per l’invalidità in base alla quale nel confronto dei redditi, al reddito ipotetico secondo i dati delle rilevazioni sui salari dell’Ust verrebbe applicata una riduzione forfettaria del 10%.

Questa percentuale si basa su una stima effettuata nel quadro di uno studio del 2021 dell’ufficio Bass. Questo modello alternativo permetterebbe di ottenere l’effetto auspicato dal Parlamento. Basato su una metodica statistica riconosciuta, tiene conto dello stato della ricerca, è realizzabile e può essere attuato già all’inizio del 2024, senza la necessità di notevoli adeguamenti a scadenze regolari.

Rendite correnti incluse

Il nuovo disciplinamento verrebbe applicato a tutte le nuove rendite delle persone invalide che non conseguono alcun reddito. Tali rendite correnti andrebbero sottoposte a revisione dagli uffici Ai entro due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme.

Si stima che questo riguardi unicamente i circa 30mila beneficiari senza reddito con invalidità che non percepiscono già una rendita intera (grado d’invalidità pari o superiore al 70%).

Le ripercussioni finanziarie

Secondo una stima approssimativa sono attese spese supplementari per l’Ai pari a 85 milioni di franchi all’anno. Aumenterebbe anche il numero delle persone con un grado d’invalidità insufficiente per la concessione di una rendita che avrebbero diritto a provvedimenti di riformazione professionale; non è possibile quantificare in modo attendibile le spese supplementari che ne deriverebbero.

In merito alle prestazioni complementari, le rendite più elevate genererebbero risparmi. D’altro canto, dato il maggior numero di aventi diritto a una rendita e quindi in parte anche alle prestazioni complementari, queste registrerebbero spese supplementari.

Il saldo è stimato a spese supplementari pari a 23 milioni all’anno, che sarebbero per 5/8 a carico della Confederazione e per 3/8 a carico dei Cantoni. In base a una stima approssimativa, le spese supplementari nella previdenza professionale ammonterebbero a circa 20 milioni all’anno.

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