Svizzera

‘Dovevamo agire immediatamente, ma è stata la decisione giusta’

Davanti agli azionisti in adunata a Basilea, il Ceo (uscente) di Ubs torna sull'acquisizione di Credit Suisse, presa senza passare dal loro avallo

La sede dei lavori
(Keystone)
5 aprile 2023
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I vertici di Ubs cercano di giustificare il fatto che gli azionisti siano stati ignorati nella decisione di rilevare Credit Suisse. "Abbiamo dovuto agire immediatamente per stabilizzare la situazione", ha affermato il presidente del Consiglio d'amministrazione Colm Kelleher durante l'assemblea generale in corso a Basilea.

Non c'è stato tempo per consultare gli azionisti, ha spiegato il 65enne. Il Consiglio federale ha fatto ricorso alla legislazione d'emergenza per consentire la fusione senza l'approvazione degli azionisti. "Pertanto, purtroppo, non è stato possibile ottenere il vostro consenso", si è rammaricato il dirigente.

Kelleher ha affermato di capire che questo non è piaciuto a tutti i detentori di titoli Ubs e Credit Suisse. Allo stesso tempo, però, si è detto convinto "di aver preso la decisione giusta", perché l'acquisizione permetterà di conservare la piazza finanziaria quale importante pilastro della prosperità in Svizzera. "Rappresenta una soluzione stabile e sostenibile", ha chiosato il manager. E la transazione, sebbene non avviata da Ubs, dovrebbe essere finanziariamente interessante per gli azionisti della maggiore banca elvetica.

L'acquisizione dovrebbe essere completata entro pochi mesi. Per la fusione, invece, si prevedono altri tre o quattro anni; questo, tuttavia, senza la completa liquidazione delle parti della banca d'investimento di Credit Suisse che devono essere vendute.

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