Svizzera

Passa dai commenti dei lettori dei media il razzismo online

È da questo settore che è arrivato circa un quarto delle segnalazioni di ‘hate speech’: 59 su 163 complessive

In seconda posizione c’è Facebook
(Keystone)
21 marzo 2023
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Durante il primo bilancio della piattaforma di segnalazione dei discorsi d'odio online tracciato dalla Commissione federale contro il razzismo sono stati conteggiati 163 contenuti razzisti in un anno di attività del progetto, di cui un quarto di rilevanza penale.

A essere vessati dal cosiddetto ‘hate speech’ sono soprattutto i neri, ma la xenofobia, che caratterizza la maggior parte delle espressioni razziste rilevate, colpisce anche altre etnie e gruppi. I canali prediletti degli offensori sono i social media, specialmente Facebook.

I contenuti xenofobi ‘generici’ (senza riferimenti a gruppi di persone specifici) sono quelli segnalati con maggiore frequenza (39, ossia circa un quarto del totale) e sono seguiti da quelli contro i neri (38). I casi di antisemitismo sono stati 23 e quelli ai danni dei richiedenti d'asilo e dei rifugiati 21.

Ai primi posti della classifica dei canali più utilizzati per diffondere i messaggi d'odio troviamo la sezione dei commenti dei lettori su media online (59 episodi), seguita dai social network Facebook (41) e Twitter (23). Nessuna segnalazione ha riguardato invece Instagram, YouTube e TikTok.

La piattaforma online reperibile al sito www.reportonlineracism.ch è attiva dal 30 novembre 2021: l'obiettivo del sito è quello di permettere agli utenti di segnalare i discorsi d'odio senza dover prenotare una consulenza, che viene offerta su richiesta dalla Commissione federale contro il razzismo. La Commissione si occupa inoltre di sporgere denuncia quando le espressioni d'odio avvengono in Svizzera, in virtù dell'articolo 261bis del Codice penale.

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