Secondo le autorità svizzere, rappresentano il ‘piano A’ per rafforzare la fiducia nel sistema bancario del paese
Ubs è in trattative per acquisire Credit Suisse, tutta o in parte. Nozze che, secondo le autorità svizzere, rappresentano il ‘piano A’ per rafforzare la fiducia nel sistema bancario del paese.
Secondo le indiscrezioni riportate dal Financial Times, i consigli di amministrazione delle due società si riuniranno separatamente nel fine settimane per valutare l’operazione.
A orchestrare le trattative sono la Banca centrale svizzera e la Finma, l’autorità di regolamentazione del mercato, nella convinzione che le nozze siano l’alternativa privilegiata per fermare la crisi di fiducia intorno a Credit Suisse. Le opzioni che si stanno valutando, mette in evidenza il Financial Times, sono diverse e le due banche le stanno studiando anche alla luce dei limiti regolamentari delle differenti giurisdizioni.
Nello studiare l’ipotesi in casa Ubs è alta l’attenzione anche sui potenziali rischi che tale accordo potrebbe avere sulle sue attività. La Banca centrale svizzera punta a una soluzione semplice e chiara prima dell’apertura dei mercati lunedì, ma se l’accordo andrà a buon fine al mondo non è chiaro.
Credit Suisse ha chiuso la seduta di venerdì in calo dell’8% nonostante le rassicurazioni delle autorità svizzere e il prestito da 54 miliardi di dollari. Un calo che ha mantenuto alta la tensione sui mercati finanziari, complici anche le difficoltà di First Republic. La banca americana ha perso il 72% in una settimana e continua a valutare le alternative a sua disposizione: oltre a una sua vendita, una delle opzioni potrebbe essere una raccolta fondi tramite la vendita di azioni.
Le autorità americane intanto sono pronte, secondo indiscrezioni, a farsi carico di parte delle perdite per facilitare la vendita di Silicon valley Bank e Signature Bank. La banca di New York potrebbe finire nelle mani di Bank of America.