Svizzera

Riforma Lpp, pirati stradali, medici: cosa si è votato a Berna

Si conclude oggi la sessione primaverile delle Camere federali. Al centro del dibattito soprattutto la riforma della previdenza professionale

(Keystone)
17 marzo 2023
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Dopo un lungo lavoro di cesello, la sessione primaverile delle camere federali, conclusasi oggi, ha finalmente "partorito" la tanto attesa riforma della previdenza professionale. Come la riforma dell’AVS, sarà probabilmente il popolo – la vera opposizione nel sistema politico elvetico – ad avere l’ultima parola.

I sindacati e la sinistra hanno infatti annunciato il referendum, ancor prima del voto finale, poiché giudicano "ingiusta" questa riforma: agli elettori dunque esprimersi definitivamente su un progetto molto combattuto.

Previdenza professionale

E che sia stato combattuto lo dimostra il fatto che per portare a compimento la riforma sia stata necessaria una conferenza di conciliazione, in particolare sulla soglia d’entrata nel sistema, posta a 19’845 franchi, invece dei 22’050 franchi attuali. In pratica, più persone verranno assicurate (100mila secondo stime).

Ma il punto più importante della riforma riguarda la diminuzione del tasso di conversione, dal 6,8% al 6,0%. Con tale riduzione, per un capitale risparmiato di 100’000 franchi, la rendita pensionistica annua sarà di 6’000 franchi, invece degli attuali 6’800. Per mantenere il livello delle rendite, il Parlamento ha adottato misure che permetteranno di accumulare un capitale Lpp superiore. Ciò passa da un aumento dei contributi sociali prelevati pagati da impiegati (tramite le deduzioni salariali) e datori di lavoro e da un sistema di compensazioni per le persone vicine all’età pensionabile.

Concretamente, chi al momento del pensionamento disporrà di un avere di vecchiaia fino a 220’500 franchi avrà diritto all’intero supplemento. Per un capitale Lpp compreso tra 220’500 e 441’000 franchi è previsto un supplemento decrescente. Oltre tale soglia non si riceverà nulla.

Scarsità medici e padri superstiti

Tra gli altri oggetti che hanno superato il voto finale, figura anche la modifica di legge che consentirà da subito a medici di famiglia, pediatri, psichiatri e psicoterapeuti dell’infanzia e dell’adolescenza di esercitare più facilmente in Svizzera in caso di comprovata scarsità di dottori in questi quattro ambiti medici. Attualmente a questi professionisti viene imposto di lavorare per almeno tre anni in Svizzera, prima di poter esercitare in territorio elvetico.

Il Parlamento ha anche modificato la Legge sulle indennità di perdita di guadagno in modo tale che, in caso di decesso di un genitore subito dopo la nascita di un figlio, il coniuge superstite possa aver diritto a un congedo di 16 settimane per accudire il bambino. Si tratta di casi molto rari; i costi stimati ammonterebbero a poco più di 100mila franchi l’anno.

Pirati della strada, andiamoci piano...

Un altro tema che ha fatto molto discutere e sul quale aleggiava la minaccia del referendum riguarda la revisione del codice della strada. Diversamente dalle intenzioni iniziali, il Parlamento ha deciso di mantenere la pena minima di un anno di detenzione per i reati di pirateria stradale. La legge consentirà tuttavia al giudice di infliggere una pena inferiore qualora non vi siano iscrizioni nel casellario giudiziale a causa di violazioni delle norme della circolazione.

Oltre a ciò, analogamente a quanto avviene oggi, i reati di pirateria dovranno essere puniti con una revoca della licenza di almeno 24 mesi (e non solo 12 mesi come si voleva all’inizio dei dibattiti).

Benché la legge abbia fatto molto discutere per la volontà iniziale del Parlamento di ridurre le pene per chi guida in maniera imprudente o criminale, la revisione contiene tutta una serie di novità: in particolare, è stato stralciato il divieto di gare automobilistiche in circuito risalente al 1955 dopo il grave incidente di Le Mans (F) costato la vita a oltre 80 persone.

In futuro, inoltre, sarà possibile fare ricorso a veicoli automatizzati. Simili mezzi possono incrementare, secondo i deputati, la sicurezza stradale, fluidificare il traffico e ridurre le emissioni ambientali, aprendo nuove opportunità per l’economia e i servizi di trasporto. Il disegno di legge prevede inoltre la riduzione delle emissioni di gas serra: grazie a modifiche concernenti la lunghezza e il peso massimo dei veicoli si potranno promuovere nuove tecnologie ecologiche.

Più agevole ricorso a tribunali

Sempre nel corso della sessione odierna è stato possibile terminare l’esame riguardante la revisione del Codice di diritto processuale civile. In futuro, l’accesso ai tribunali dovrebbe essere più agevole grazie a un riduzione dei costi.

La revisione contempla tra l’altro l’uso dell’inglese e di altre lingue nazionali in tribunale o il ricorso alle videoconferenze, ma anche un giro di vite per i media che intendono pubblicare contributi critici. Allo scopo di proteggere maggiormente la personalità di persone o società che finiscono nel mirino dei giornali, le camere hanno deciso di attribuire al giudice la facoltà di vietare provvisoriamente un contributo qualora possa causare un pregiudizio grave al soggetto in questione, e non "particolarmente" grave come prevede il diritto in vigore.

Meglio preparati alle crisi

Complice la pandemia di coronavirus, il Parlamento ha approvato diverse modifiche legislative che dovrebbero consentirgli di reagire rapidamente in caso di crisi, anche riunendosi virtualmente.

In futuro, i Consigli potranno essere convocati in sessione straordinaria in pochi giorni. Nella primavera del 2020, in piena pandemia, sono state necessarie ben sette settimane. Le Camere o le commissioni potranno riunirsi online anche in caso di forza maggiore. Questa possibilità verrebbe utilizzata solo se non sarà possibile riunirsi dal vivo. L’Assemblea federale non potrà però tenere elezioni online. La riunione potrà anche essere organizzata in un luogo diverso da Berna.

La revisione prevede anche che gli strumenti parlamentari della mozione e dell’iniziativa siano utilizzati più rapidamente in caso di crisi. Il Governo o il Parlamento potranno rinunciare alla procedura di consultazione. Il Consiglio federale dovrà però consultare le commissioni parlamentari sui suoi progetti di ordinanza di necessità. Non sarà invece necessario un ulteriore controllo sulle norme emanate dal governo o dal parlamento in caso di emergenza.

Camionisti, meno stress alla dogana

Sempre nel corso della sessione appena alle spalle, il parlamento ha anche approvato il progetto di modifica della Legge sul traffico pesante e il credito di oltre mezzo miliardo di franchi per il finanziamento di un nuovo sistema per la riscossione della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni che diventerà eurocompatibile.

Col servizio europeo di telepedaggio (Set) sono stati introdotti standard uniformi armonizzati a livello europeo che semplificano e velocizzano sensibilmente la riscossione del pedaggio nel Vecchio Continente, in particolare nel traffico transfrontaliero. In questo modo è stata creata la base per poter riscuotere i pedaggi in tutta Europa attraverso fornitori di servizi di rilevazione e un apparecchio di rilevazione interoperabile.

Col previsto adeguamento al Set, le imprese di trasporto svizzere beneficeranno di sgravi amministrativi grazie alla digitalizzazione e all’automatizzazione dei processi. Inoltre, nel traffico internazionale, i diversi apparecchi per la riscossione dei pedaggi saranno ridotti a un unico apparecchio. In questo modo si riducono anche i tempi di imposizione e di attesa al confine.

Un aiuto al turismo

Dopo gli sconquassi causati dalla pandemia di coronavirus, il Parlamento ha deciso che i progetti turistici innovativi potranno contare su un aiuto supplementare – 20 milioni di franchi – da parte della Confederazione. Ciò dovrebbe consentire al settore di implementare o di lanciare innovazioni e nuovi prodotti nonché di avviare nuove collaborazioni nonostante il periodo di crisi.

L’ampliamento della promozione è volto a sostenere il turismo svizzero, in particolare in tre settori dell’innovazione prioritari: digitalizzazione, sostenibilità, turismo urbano e d’affari.

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