Svizzera

Violenza contro le donne: ‘Sì ai centri per l’aiuto d’urgenza’

A chiederlo due mozioni identiche, approvate oggi dal Consiglio degli Stati, dopo che il Nazionale aveva già fatto altrettanto

(Depositphotos)
13 marzo 2023
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Le vittime di violenza domestica o sessuale devono potersi rifugiare in centri ad hoc per le prime cure del caso. Lo chiedono due mozioni identiche, presentate rispettivamente da Jacqueline de Quattro (Plr/Ge) e Tamara Funiciello (Ps/Be), approvate oggi dal Consiglio degli Stati, dopo che il Nazionale aveva già fatto altrettanto.

Questi centri dovranno fornire alle vittime un primo soccorso medico e psicologico e un sostegno professionale completo, ossia il trattamento di eventuali ferite, la gestione dei traumi e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Si tratta di un aiuto che raramente trovano, sostengono le due deputate. Le tracce delle violenze subite saranno documentate e custodite da un medico legale in modo che le vittime possano decidere, una volta superato lo shock, se sporgere o meno denuncia.

Carlo Sommaruga (Ps/Ge), intervenendo a nome della commissione, ha sottolineato che affidare questo compito alla medicina legale aumenta le possibilità di utilizzare le tracce in un eventuale procedimento penale. I centri già operanti da anni nei cantoni di Vaud e Berna sono un buon modello e hanno dimostrato la loro validità, ha aggiunto. Ogni cantone, o almeno ogni regione, dovrebbe avere una struttura di questo tipo. Il Consiglio degli Stati ha già adottato una mozione simile di Marina Carobbio (Ps/Ti) nel marzo 2022. Il Consiglio nazionale se ne occuperà giovedì prossimo.

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