Svizzera

Casse malattia, non piace l’idea di enti cantonali

Il Consiglio degli Stati dice ‘no’ alla costituzione di enti locali, caldeggiata da Ginevra, Vaud, Neuchâtel e Giura

La palla passa ora al Nazionale
(Keystone)
8 marzo 2023
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Il Consiglio di Stato non vuole concedere ai Cantoni nuove possibilità di creare istituzioni che fissino premi di cassa malattia uniformi e finanzino le prestazioni. Stamane il plenum ha bocciato una iniziativa del canton Vaud in questo senso. L’oggetto va al Nazionale.

Alla base del progetto c’è l’iniziativa popolare per una cassa malattia unica del 2014, respinta dal 62% dei votanti, ma approvata in quattro Cantoni romandi (Ginevra, Vaud, Neuchâtel e Giura). Friborgo l’aveva bocciata per un soffio, mentre in Ticino aveva prevalso il no con il 56% delle schede.

Con il suo progetto, Vaud vuole porre fine alla "caccia ai buoni rischi" aumentando la stabilità dei premi. Grazie a un migliore raggruppamento dei rischi, sostiene anche la necessità di ridurre le riserve nel settore dell’assicurazione sanitaria.

Secondo la commissione, queste istituzioni cantonali avrebbero un grande impatto sul sistema esistente. Resterebbero aperte le questioni relative alla supervisione delle casse malattia e alla determinazione dei premi. Oggi la responsabilità è dell’Ufficio federale della sanità pubblica.

Inoltre, secondo la commissione ci sarebbero grandi disparità regionali se non tutti i cantoni creassero una cassa unica. I Cantoni, è stato inoltre ricordato, hanno già la possibilità di creare le proprie casse malattia.

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