Svizzera

Lpp, intesa in Parlamento sulla deduzione di coordinamento

Il Consiglio degli Stati ha adottato la soluzione del Nazionale. Resta un’unica divergenza: riguarda la soglia d’entrata nel sistema

Il consigliere federale Alain Berset durante il dibattito odierno al Consiglio degli Stati
(Keystone)

Berna – Nuovo passo avanti in vista dell’adozione della riforma del Secondo pilastro. Oggi il Consiglio degli Stati ha adottato la soluzione immaginata dal Nazionale per quel che concerne la deduzione di coordinamento; resta invece la divergenza sulla soglia d’entrata nel sistema.

Martedì la Camera del popolo, con l’idea di non aumentare troppo i prelievi salariali ai bassi redditi, aveva deciso di mantenere a 22’050 franchi la soglia d’entrata nel sistema. Gli Stati hanno invece oggi ribadito che questa va abbassata a 17’208, per permettere a un numero maggiore di persone di essere assicurate presso la Lpp.

Verrebbero assicurate 140mila persone in più

"Non si può parlare di riforma del Secondo pilastro se tale soglia rimane immutata", ha sottolineato il relatore commissionale Erich Ettlin (Centro/Ow). Con la modifica proposta si potrà assicurare un numero maggiore di lavoratori. Si tratta di 140’000 persone, essenzialmente a basso reddito, ha aggiunto il consigliere federale Alain Berset.

La proposta comporta notevoli costi amministrativi per benefici tutto sommato modesti, ha replicato Damian Müller (Plr/Lu). I prelievi salariali priveranno inoltre di risorse importanti le persone a basso reddito, proprio coloro che hanno bisogno di ogni franco, ha aggiunto il lucernese. Il plenum non si è però lasciato convincere e, con 30 voti a 12, ha mantenuto la divergenza che l’oppone alla Camera del popolo.

Deduzione flessibile

Circa la deduzione di coordinamento, ovvero della parte inferiore del salario che non è assicurata, i "senatori" oggi hanno invece seguito il Nazionale (con 25 voti a 17). A onor del vero, occorre ricordare che la soluzione proposta da quest’ultima Camera si avvicina molto a quella adottata dagli Stati in prima lettura.

Concretamente, la deduzione di coordinamento non sarà più fissa (oggi è pari a 25’725 franchi, significa che la parte di salario fino a questa soglia non è assicurata – non vengono quindi prelevati i contributi). In futuro essa ammonterà al 20% del salario (fino a 85’320 franchi). Tale soluzione ha il vantaggio di meglio tener conto dei bassi salari e dei lavoratori a tempo parziale, ha spiegato Ettlin.

Tasso di conversione al 6%

Altra misura faro di questa riforma è l’abbassamento del tasso di conversione, dal 6,8 al 6%. Misura già decisa nelle scorse sedute.

Con tale riduzione, per un capitale risparmiato di 100’000 franchi, la rendita pensionistica annua sarà di 6’000 franchi, invece degli attuali 6’800. Grazie a una soglia d’entrata nel sistema più bassa e alla nuova definizione di deduzione di coordinamento, il capitale risparmiato sarà però più elevato, permettendo di compensare almeno in parte il calo del tasso di conversione.

Queste due misure comporteranno tuttavia un aumento dei prelievi salariali, dal momento che i contributi alla cassa pensioni saranno riscossi su una parte maggiore dello stipendio.

L’abbassamento del tasso di conversione pone però un problema alle persone vicine all’età pensionabile. L’aumento dei contributi salariali non sarà per loro sufficiente per accumulare un capitale Lpp che permetta di compensare la riduzione del tasso di conversione.

Misure compensatorie

Per loro il Consiglio nazionale e degli Stati nelle scorse sedute hanno adottato delle misure compensatorie. Queste concernono le prime 15 classi d’età che andranno in pensione dopo l’entrata in vigore della riforma.

Queste persone riceveranno un supplemento di rendita, che sarà calcolato anche tenendo in considerazione l’ammontare del capitale Lpp risparmiato. In questo modo dovrebbe ricevere il supplemento circa la metà della popolazione appartenente alla generazione transitoria.

Concretamente, chi al momento del pensionamento disporrà di un avere di vecchiaia fino a 220’500 franchi avrà diritto all’intero supplemento. Per un capitale Lpp compreso tra 220’500 e 441’000 franchi è previsto un supplemento decrescente. Oltre tale soglia non si riceverà nulla. Per finanziare queste rendite supplementari l’aliquota che il fondo di garanzia potrebbe riscuotere dalle casse pensioni andrà portata allo 0,24% dei salari assicurati secondo la Lpp.

Il dossier torna ora al Consiglio nazionale.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE