Approvata una mozione che chiede al Consiglio federale di far sentire la propria voce contro la brutalità del governo di Teheran
La Svizzera deve far sentire la sua voce a favore dei diritti umani e della democrazia in Iran. Lo chiede una dichiarazione della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (Cpe-N) adottata oggi dal plenum per 107 voti a 71 e 5 astensioni.
La Camera del popolo deve manifestare il suo impegno per la tutela delle minoranze e condannare la brutale repressione da parte dello Stato iraniano, hanno sostenuto in aula i relatori commissionali Christine Bulliard-Mahrbach (Centro/Fr) e Fabian Molina (Ps/Zh).
Per la maggioranza, il Nazionale ha preso atto della valutazione della situazione fatta dal Consiglio federale e delle sue azioni a livello bilaterale e multilaterale. Ma la Camera del popolo chiede al governo di spingersi più lontano.
A nulla è valso il tentativo di Yves Nidegger (Udc/Ge), a nome della minoranza, di convincere il plenum a bocciare la dichiarazione. Secondo il democentrista ginevrino, essa non contiene nulla di nuovo e può rivelarsi controproducente, visto che la Svizzera rappresenta gli interessi americani in Iran e gli interessi iraniani in Canada e Arabia Saudita.
Al voto, tuttavia, soltanto il suo gruppo parlamentare e una parte dei liberali-radicali hanno votato contro la dichiarazione.