Nel quarto trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la progressione è stata del 2,3%. E del 3,7% nel nostro cantone
Anche nel quarto trimestre del 2022 la situazione occupazionale in Svizzera si è sviluppata in modo positivo. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita del numero di posti è stata del 2,3%. Ogni regione ha vissuto un rialzo, ma fra tutte spicca il +3,7% messo a segno dal Ticino.
È quanto emerge dall’ultimo barometro dell’impiego dell’Ufficio federale di statistica (Ust). Nel quarto trimestre dello scorso anno, le imprese in Svizzera (settore agricolo escluso) annoveravano complessivamente 5,398 milioni di impieghi, indica una nota odierna.
Ciò corrisponde a un incremento del 2,3% (+118’700 posti) su base annua. L’occupazione nel settore secondario (industria e costruzioni) è salita del 2,3% (+25’000) e in quello terziario (servizi) del 2,2% (+93’700).
Espresso in equivalenti a tempo pieno (Etp), il volume degli impieghi ha raggiunto i 4,193 milioni di posti (+2,4%, +97’700). Rispetto al trimestre precedente invece, al netto delle variazioni stagionali, l’organico delle imprese è aumentato dello 0,7% (+35’700).
Tutte le regioni elvetiche hanno segnato un rialzo: si va dall’1,9% di quella del Lemano e dell’Espace Mittelland al 3,7% del Ticino. Il cantone italofono ha in particolare realizzato una notevole crescita nel settore terziario, pari al 4,1%. Nel secondario è invece stata la zona del Lemano (+3,3%) ad attestare il maggiore incremento percentuale.
Fra i vari rami economici, come già nel corso di tutto l’anno il tasso di crescita più elevato è quello dei "servizi di alloggio e di ristorazione "(+18’800, +7,8%). In termini assoluti, il segmento che ha ottenuto il maggior aumento di personale è stato quello "salute e affari sociali" (+22’300, +2,8%). Valori considerevoli pure per le "costruzioni" (+9’300, +2,6%).
Passando ai posti liberi, nel quarto trimestre le aziende ne hanno registrati nel complesso 121’800, il che significa un +18,1% su base annua e un -0,1% nel confronto con i tre mesi precedenti. Il tasso di posti liberi era del 2,2%.
In aumento si sono dimostrate pure le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato, salite rispetto allo stesso trimestre del 2021 di 4,7 punti percentuali, raggiungendo quota 40,7%. Il fenomeno ha riguardato soprattutto le imprese attive nella "fabbricazione di computer e unità periferiche e orologi" (62,9%, +9,3 punti).
Infine, anche le previsioni relative all’evoluzione dell’occupazione appaiono ottimistiche, prevalentemente grazie al terziario: il corrispondente indicatore si attesta al valore di 1,07, in crescita dell’1,2%. Questo viene calcolato interrogando le imprese sulle loro imminenti intenzioni in termini di organico. Quelle che a breve prevedono di gonfiare gli effettivi rappresentano il 15,7% dell’occupazione totale (contro il 13,8% del quarto trimestre 2021), quelle che pianificano un ridimensionamento il 3,3% (da 3,5%). Le rimanenti intendono restare invariate (68,1%) o non si sono espresse (13%).