La Catena svizzera di salvataggio (composta da un’ottantina di persone) è pronta a partire alla volta delle zone colpite dal violento terremoto
La Confederazione sta preparando l’invio della Catena svizzera di salvataggio nelle zone toccate dal terremoto in Turchia. Berna in questo modo risponde all’appello lanciato dalle autorità turche. Lo ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri a Keystone-Ats.
Il Dipartimento federale degli affari esteri prevede l’invio di un’ottantina di specialisti. La mobilitazione è in corso e la partenza è prevista per stasera. Dal canto suo, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione sta studiando la possibilità di offrire aiuto anche alla Siria, attraverso i suoi uffici nella regione.
La Catena svizzera di salvataggio, si legge sul portale internet del Dipartimento federale degli affari esteri dedicato alla cooperazione internazionale, "è l’elemento d’intervento immediato soprattutto in caso di terremoto all’estero per il salvataggio delle vittime imprigionate sotto le macerie". L’organico al completo comprende 78 persone (generalisti e altri specialisti, conducenti di cani, soccorritori e medici d’urgenza), 8 cani da catastrofe e 17 tonnellate di materiale. In base alla situazione è possibile impiegare anche solo alcuni moduli.