Svizzera

Stranieri di terza generazione, no a naturalizzazione agevolata

Prematura una revisione della procedura: la Commissione delle istituzioni politiche degli Stati raccomanda di respingere l’iniziativa parlamentare

‘No’ a ulteriori scorciatoie per il passaporto svizzero
(Keystone)
31 gennaio 2023
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Nessuna ulteriore agevolazione, per ora, per accelerare la naturalizzazione degli stranieri di terza generazione.

È quanto ha deciso per 8 voti a 4 la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (Cip-S), che raccomanda al plenum di respingere un’iniziativa parlamentare adottata dal Consiglio nazionale lo scorso 6 dicembre per 117 voti a 73.

La Camera del popolo aveva approvato l’atto parlamentare poiché un primo progetto di semplificazione, accolto da popolo e da Cantoni nel 2019, non avrebbe dato l’esito sperato. All’epoca si voleva consentire a 25mila giovani di età compresa tra i 9 e i 25 anni di chiedere la naturalizzazione agevolata. Tuttavia, solo il 10% degli interessati ha finora fatto domanda. Il motivo? La legge sembra ancora troppo restrittiva.

In particolare, in aula erano stati evocati i requisiti, giudicati severi, relativi ai documenti da produrre. I nonni del postulante, per esempio, devono poter esibire un permesso di soggiorno. Ma se sono morti o sono tornati in patria, l’iter si complica, avevano fatto notare i sostenitori dell’iniziativa. I genitori devono poi dimostrare di aver frequentato almeno cinque anni di scuola dell’obbligo in Svizzera, una condizione non ottemperata da tutti, soprattutto se giunti in Svizzera dopo aver compiuto i 10 anni.

In una nota odierna dei servizi parlamentari, la Cip-S fa notare di essersi già pronunciata contro questa iniziativa una prima volta nel maggio scorso. Dopo il ‘sì’ del Nazionale in dicembre, il dossier ritornerà sui banchi dei ‘senatori’ con una raccomandazione negativa. Il motivo? La commissione crede che la modifica propugnata non sia necessaria in questo momento: la naturalizzazione agevolata della terza generazione è stata introdotta appena quattro anni fa.

Prima di lanciare una nuova revisione della legge sulla cittadinanza occorre a suo avviso attendere maggiori informazioni sull’evoluzione della situazione. Una minoranza della Cip-S proporrà invece di dare seguito all’iniziativa perché permetterebbe di risolvere un vero problema.

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