Svizzera

Udc per un giro di vite sull’immigrazione

In vista delle elezioni di autunno, il partito auspica lo spostamento delle procedure di asilo al di fuori dei confini nazionali

Il presidente nazionale Marco Chiesa
31 gennaio 2023
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In Svizzera arrivano troppi stranieri e quelli sbagliati. Ne è convinta l’Udc che, in un documento programmatico in vista delle elezioni di autunno, auspica lo spostamento delle procedure di asilo al di fuori dei confini nazionali e l’allontanamento sistematico dei clandestini.

Per il maggior partito svizzero, la politica d’asilo della Confederazione ha fallito. "Ogni anno arrivano decine di migliaia di persone, la maggior parte delle quali immigra direttamente nei nostri sistemi di assistenza sociale", precisa il presidente dell’Udc, Marco Chiesa, citato in un comunicato.

Secondo il consigliere agli Stati ticinese, i dati rispecchiano questo fallimento: il Consiglio federale prevede fino a 40mila nuove richieste di asilo per l’anno corrente, mentre nel frattempo "gli ingressi illegali stanno esplodendo: l’anno scorso, le Guardie di frontiera hanno registrato più di 52mila clandestini".

Per il consigliere nazionale Gregor Rutz (Zh), "la maggior parte dei richiedenti asilo sono giovani uomini senza una motivazione per richiedere l’asilo". Purtroppo, coloro che sono entrati senza documenti vengono premiati con lo status di "ammissione provvisoria" e, di fatto, possono restare per sempre.

Per il deputato zurighese, "se si vuole tenere sotto controllo il turismo dell’asilo, bisogna fare in modo che i migranti non abbiano alcuna motivazione per venire in Europa". Come? Spostando le procedure di asilo in centri di accoglienza fuori dai confini del Paese. In questo modo, si è detto persuaso Rutz, verrebbe anche assestato un duro colpo alle bande criminali di trafficanti di esseri umani.

Anche per il consigliere nazionale Andreas Glarner (Ag), i clandestini andrebbero espulsi sistematicamente. Si tratta anche di una questione di costi, per il deputato. Il sistema-asilo è talmente sotto pressione che diversi Cantoni hanno dichiarato lo stato di emergenza. "A causa di una politica d’asilo sbagliata, i costi per l’assistenza sociale, l’istruzione e la sanità stanno esplodendo", gli ha fatto eco la consigliera nazionale argoviese Martina Bircher.

Dal canto suo, Céline Amaudruz, consigliera nazionale di Ginevra, ha sostenuto che "i falsi asilanti mettono in pericolo la libertà e la sicurezza della Svizzera", specie quelli musulmani che immigrano da culture che disprezzano le donne. "Le conseguenze – per la deputata democentrista – sono drammatiche, come dimostra l’aumento dei casi di violenza domestica e persino di omicidio".