Svizzera

Consegnati all’esercito i primi due droni israeliani

Gli apparecchi israeliani sarebbero dovuti arrivare a partire dal 2019. Gli altri quattro saranno consegnati entro la fine dell’anno

Produttore israeliano sanzionato per il ritardo
(Keystone)
30 gennaio 2023
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Berna – I primi due droni ADS 15 – dei 6 acquistati – di fabbricazione israeliana sono stati consegnati alle Forze aeree dopo che l’autorità per l’aviazione militare ha rilasciato la certificazione necessaria. La durata di utilizzo prevista è di circa 20 anni.

Lo indica una nota odierna dell’Ufficio federale dell’armamento (armasuisse), specificando che ora l’aviazione potrà incominciare con l’allestimento delle capacità operative per il sistema di ricognitori telecomandati. I restanti velivoli saranno consegnati entro la fine del 2023. Il sistema, senza pilota e armi, costa 250 milioni di franchi.

Senza droni dal 2019

La Svizzera non dispone di droni da ricognizione dal 2019, quando i vecchi apparecchi di tipo Ranger sono stati ritirati dal servizio dopo 20 anni. I nuovi droni sono lunghi nove metri e hanno un’apertura alare di 17 metri.

Il progetto ha subito ritardi a causa di problemi tecnici. Originariamente, il nuovo sistema doveva essere introdotto gradualmente a partire dal 2019. I ritardi erano in particolare dovuti al fatto che un drone dell’esercito destinato alla Svizzera era precipitato nell’agosto 2020. Secondo il produttore israeliano, Elbit, è stato possibile rimediare alla causa di questo problema senza modificare il design del drone.

Il drone serve per la ricognizione della situazione e dell’obiettivo, ma se necessario può essere equipaggiato con altri sensori, ad esempio i radar di telerilevamento al fine di ottenere l’immagine della situazione al suolo o per la ricognizione elettronica. Questo sistema può essere utilizzato sia di giorno che di notte. Oltre all’uso militare, i droni possono essere utilizzati anche dai servizi civili.

Consegna restanti apparecchi entro fine 2023

A ottobre 2022 è inoltre arrivato in Svizzera il terzo drone proveniente da Israele. Da allora il velivolo senza pilota viene sottoposto a diversi test. La consegna alle Forze aeree è prevista per la metà del 2023.

Contemporaneamente armasuisse, in collaborazione con Elbit, verificherà ulteriori elementi del sistema e dopo alcuni test in Israele ne autorizzerà il trasporto in Svizzera.

I restanti tre droni dovranno essere consegnati entro la fine del 2023. A ciò si aggiungono due stazioni di controllo a terra, sensori, nonché materiale per la logistica. Una volta ricevuto il materiale, le Forze aeree introdurranno nel sistema innanzitutto l’organizzazione professionale, in modo tale che entro la metà del 2024 essa sia in grado di impiegare operativamente i droni. Successivamente verranno addestrati al nuovo sistema anche gli ufficiali della squadriglia di ricognitori telecomandati 7.

Sanzioni contrattuali causa ritardi

A causa di un ritardo del progetto, armasuisse ha comminato sanzioni contrattuali alla Elbit. Inoltre sono state negoziate con Elbit nelle contrattazioni negoziali delle prestazioni supplementari.

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