Svizzera

In Svizzera si alleva sempre più pollame

Il fenomeno è in atto da decenni. Aumentano anche le colture di avena anche se restano marginali sul totale

(Keystone)
26 gennaio 2023
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Lo scorso anno in Svizzera si è registrato un sensibile aumento, del 4,4%, del numero di polli allevati, che ha raggiunto quota 13’126’000. Il fenomeno è in atto da decenni. Dalle tabelle che presentano la superficie agricola utile e gli effettivi di animali da reddito pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust), con i dati più recenti rilevati il primo gennaio 2022, si osserva il crescente interesse per il pollame.

Nel 1985 nella Confederazione erano stati censiti 6’237’000 volatili, nel 2005 8’116’000 e nel 2015 10’753’000. Nello stesso lasso di tempo il numero di aziende agricole in cui si alleva pollame si è invece marcatamente contratto: erano 41’728 nel 1985, 17’101 nel 2005 e 12’065 nel 2015. Da allora, il numero di queste fattorie è regolarmente leggermente cresciuto, per raggiungere quota 14’074 nel 2021. Il dato per il 2022 non è disponibile.

Al primo gennaio 2022, le aziende agricole disponevano di un effettivo di 1’525’000 bovini (+0,8% rispetto al 2021, 1’374’000 maiali (+0,6%) e 356’000 pecore (+2,0%). Le capre erano 82’400 (+0,4%).

Aumentano le colture di avena

In altri ambiti, i dati pubblicati oggi dai funzionari di Neuchâtel rilevano una progressione spettacolare delle superfici coltivate ad avena, che resta tuttavia una coltura marginale. Nel 2021 a questo cereale erano dedicati 1’918 ettari, l’anno scorso 2’815, con una progressione del 46,8%. A titolo di paragone nella Confederazione lo scorso anno i campi coltivati a cereali rappresentavano 145’152 ettari (in calo dello 0,8% rispetto all’anno precedente).

Complessivamente le superfici agricole utili, che nelle tabelle dell’Ust non contemplano gli alpeggi, lo scorso anno rappresentavano circa 1’042’000 ettari (dato immutato rispetto al 2021), di cui gran parte (58%) rappresentata da prati e pascoli (606’000 ettari, -0,2%). I campi costituivano il 38%. Fra gli altri terreni coltivi (4%), la superficie viticola occupava 13’400 ettari e i frutteti 6’900.

Sul lungo periodo la superficie utile è leggermente diminuita. Negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso era dell’ordine di 1’070’000 ettari, nell’ultimo quinquennio si è situata attorno a 1’045’000 ettari.

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