Svizzera

Farmaci svizzeri verso la Russia, esportazioni da record

Le sanzioni e la guerra sembrano non ostacolare il mercato farmaceutico elvetico che registra un aumento del fatturato grazie all’innalzamento dei prezzi

Gli affari, per colossi come Roche e Novartis, hanno ‘messo le ali’
(Depositphotos)
24 gennaio 2023
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Esportazioni record di medicinali svizzeri verso la Russia: la vendita tuttora senza ostacoli, malgrado la guerra in Ucraina, e i prezzi più elevati hanno messo le ali ai fatturati dei giganti elvetici del settore.

Nel 2022 i colossi Roche e Novartis, nonché le altre imprese elvetiche del ramo, hanno esportato farmaci per 2,1 miliardi di franchi verso il Paese di Vladimir Putin, emerge da un’analisi effettuata dall’agenzia Awp sulla base dei dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc). Si tratta di un valore da primato per gli ultimi 30 anni e in crescita di circa il 40% rispetto al 2021.

A differenza del giro d’affari, il volume dell’export è aumentato solo leggermente: ciò significa che l’anno scorso la Russia ha pagato per i medicamenti svizzeri molto di più rispetto al passato. Grazie al boom dei farmaci, il totale delle esportazioni elvetiche verso il Paese un tempo governato dagli zar è diminuito solo leggermente nel confronto con il 2021: la flessione si è limitata al 6%. Per fare un paragone, le analoghe esportazioni tedesche sono crollate di quasi la metà.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, molte aziende occidentali hanno limitato fortemente le relazioni commerciali con la Russia. La grande eccezione è rappresentata dall’industria farmaceutica: a differenza di molti altri beni, i medicinali non rientrano infatti nella lista delle sanzioni imposte da Stati Uniti, Unione europea e Paesi loro alleati o satelliti, quali la Svizzera, e possono perciò ancora essere esportati.

La Confederazione beneficia di questa regolamentazione poiché l’industria farmaceutica rappresenta di gran lunga il suo settore di esportazione più importante: nel 2022, circa la metà dell’export è infatti stato generato dal comparto chimico-farmaceutico. I partner commerciali più importanti in questo ramo sono gli Stati Uniti e la Germania: la Russia è al 13esimo posto, con una quota di circa il 2% delle esportazioni totali.

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