Svizzera

Per Berset è tempo di bilanci sul Wef

Il presidente della Confederazione ha parlato dei temi oggetto dei numerosi incontri bilaterali, fra cui le cooperazioni, la neutralità e l’Europa

(Keystone)
19 gennaio 2023
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Il presidente della Confederazione Alain Berset ha stilato il suo bilancio della settimana di lavori al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR), evocando numerosi incontri bilaterali, con alcuni temi che hanno fatto la parte del leone. La situazione della sicurezza in Europa e l’impegno della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU sono stati i due temi prioritari sull’agenda del presidente della Confederazione, è emerso da una conferenza stampa tenuta oggi. Berset ha però tenuto a dire che la settimana è iniziata con la Conferenza sulla cultura della costruzione, considerata molto importante. "Ha funzionato molto bene" e si sono trovate diverse soluzioni nel settore, ha detto.

I tanti incontri sono importanti per le cooperazioni

Vi sono poi stati numerosi incontri bilaterali. Berset ha citato quello informale con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, prima di ricordare le toccanti parole pronunciate dalla first lady ucraina Olena Zelenska, che ha fatto puntare ancora una volta i riflettori sulla guerra. In questa occasione ha consegnato una lettera alla Svizzera e la Confederazione sta preparando una risposta.

Colloqui ci sono poi stati con rappresentanti di Finlandia, Lituania, Lettonia, Moldavia e Georgia, ma anche di Ecuador, Colombia, Costa Rica e Congo, per citarne alcuni. Tempo si è trovato anche per una raclette con il premier del Lussemburgo Xavier Bettel, definito "un amico della Svizzera".

"Spesso non si trovano soluzioni concrete in questo tipo di contesti, ma gli incontri con le personalità di tutto il mondo sono estremamente importanti per le cooperazioni", ha detto il presidente rispondendo a una domanda.

Neutralità vieta l’esportazione e riesportazione di armi

Importante è stato poi l’incontro con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, incentrato sul ruolo della Svizzera e sulle aspettative nei suoi confronti. Stoltenberg ha invitato la Confederazione a giocare un ruolo nel conflitto che si sta svolgendo in Ucraina. Un colloquio c’è poi stato anche con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Anche in questo caso, oltre alle questioni bilaterali, si è parlato di neutralità. Da tempo la Germania cerca infatti di esportare verso l’Ucraina aiuti militari con componenti svizzere. Come aveva già fatto nel suo discorso d’apertura, il presidente della Confederazione ha riaffermato la solidarietà della Svizzera con le popolazioni colpite dalla guerra. Berset ha anche ribadito che il diritto alla neutralità impedisce ogni tipo di esportazione e riesportazione di armi, poiché ne va della credibilità del Paese.

Europa e Svizzera condividono gli identici valori

I numerosi incontri bilaterali hanno poi permesso di affrontare ancora una volta i temi legati all’Europa. Nel corso dei colloqui, Berset ha sottolineato gli identici valori condivisi da Svizzera e Unione europea (Ue) e l’impegno comune profuso su un gran numero di questioni che riguardano l’intero continente. In tale contesto è stato anche affrontato il tema dell’associazione della Svizzera ai programmi europei Horizon Europe ed Erasmus+, al momento sospesa. Nell’intento di consolidare e sviluppare buone relazioni, un anno fa il Consiglio federale ha proposto un approccio "a pacchetto", è stato ricordato. Questo dimostra il chiaro impegno di Berna per le relazioni con Bruxelles.

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