Svizzera

Conferenza sull’Ucraina, Lugano cede il testimone a Londra

Passaggio formale delle consegne al Wef di Davos. La Svizzera invitata in maggio a un incontro informale dei ministri degli esteri e della difesa dell’Ue.

Ignazio Cassis
(Keystone)
18 gennaio 2023
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Davos – Il consigliere federale Ignazio Cassis ha simbolicamente ceduto al governo britannico la responsabilità di portare avanti la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. La sede passerà da Lugano, dove la conferenza si è tenuta lo scorso luglio, a Londra nel 2023.

L’anno scorso molti si sono sorpresi del fatto che una conferenza sulla ricostruzione avesse già avuto luogo durante la guerra, ha dichiarato Cassis ai media a Davos (Gr) nell’ambito del Forum economico mondiale (Wef). "Sapevamo che sarebbe stata una sfida", ha aggiunto. Ma per questo processo è necessaria una prospettiva a lungo termine.

"La ricostruzione dell’Ucraina è un processo irreversibile che deve iniziare oggi", ha dichiarato dal canto suo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, collegato in video. Il ministro britannico dell’Economia e dell’Energia Grant Shapps si è congratulato con la Svizzera per il lavoro svolto.

Dallo scorso giugno, le grandi potenze hanno iniziato a discutere di finanziamenti in diverse riunioni. Secondo gli esperti, il costo è già stimato tra i 600 e i 700 miliardi di dollari, ha dichiarato Shmyhal. Ma una nuova valutazione è attesa a breve. Il Primo Ministro prevede che questi costi "raddoppieranno".

Zelensky: approccio veloce per gli aiuti

"L’Occidente ha esitato nel 2014, ma adesso il mondo non deve esitare, serve un approccio veloce nelle decisioni per aiutare l’Ucraina" e far fronte alla "Russia che sta esportando il terrore", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento, dicendosi non preoccupato per la propria sicurezza.

Il presidente ucraino ha inoltre scritto una lettera al suo omologo cinese Xi Jinping per "dialogare". Lo ha annunciato oggi la moglie, Olena Zelenska, che ha consegnato la missiva alla delegazione cinese presente a Davos. "È un gesto e un invito al dialogo", ha dichiarato la first lady.

‘Armi più pesanti e moderne’ a Kiev

Da parte sua, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ribadito che l’Alleanza Atlantica vuole l’adesione dell’Ucraina. «La posizione della Nato non è cambiata, l’Ucraina diventerà un Paese membro». Ma è urgente sostenerla per vincere questa guerra. «Ci incontreremo a Ramstein in seno al Gruppo di contatto per l’Ucraina guidato dagli Stati Uniti e il messaggio principale sarà un maggiore sostegno con armi più pesanti e moderne», ha detto.

Invito dall’Ue

La Svizzera non lascerà Davos completamente a mani vuote riguardo alle relazioni con l’Ue. La presidenza svedese dell’Unione europea ha invitato la Svizzera a un incontro informale dei ministri degli Esteri e della Difesa europei il prossimo maggio.

«È la prima volta», ha dichiarato mercoledì sera alla stampa Ignazio Cassis, dopo aver incontrato il suo omologo svedese a margine del Wef alla vigilia. La Svizzera era già stata invitata alle riunioni dei ministri della Giustizia e delle Finanze.

«Si tratta di un’opportunità d’oro» e di «un segnale da non sottovalutare», ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

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