Svizzera

L’inflazione spinge in su le cifre del commercio al dettaglio

Il giro d’affari dei negozi stanziali e online è cresciuto a livello nominale dell’1,3% su base annua, ma in termini reali si vende meno

(Keystone)
6 gennaio 2023
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Cifre di vendita in progressione per i negozi stanziali e online svizzeri in novembre, sulla scia dell’aumento dei prezzi: il giro d’affari del commercio al dettaglio è salito dell’1,3% su base annua, dopo la correzione per spurgare gli effetti dei differenti giorni di vendita e festivi.

Rispetto a ottobre – netto delle variazioni stagionali – si registra un incremento dell’1,6%, emerge dai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Quelli indicati sono i valori nominali. In termini reali, cioè tenendo conto dell’inflazione, le variazioni sono rispettivamente di -1,5% (mese) e -1,3% (anno).

Escludendo i distributori di benzina (su cui incide il molto volatile prezzo del petrolio) e tenendo conto delle correzioni in base all’effetto dei giorni di vendita e di quelli festivi, in novembre il giro d’affari è aumentato dello 0,9% (-3,7% in termini reali) rispetto allo stesso periodo del 2021.

La vendita di derrate alimentari, bevande e tabacchi ha registrato una flessione annua pari allo 0,2% in termini nominali (-3,7% reale). Il comparto non alimentare segna invece +1,8% (-0,3% reale).

La statistica, fornita mensilmente dall’Ust, si basa sui dati di un campione di circa 3’000 aziende attive nel settore del commercio al dettaglio in Svizzera. Le imprese più piccole vengono consultate a intervalli trimestrali in merito al loro fatturato mensile.

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