Svizzera

Tutti pazzi per i videogiochi. Ma meno in Svizzera

Durante la pandemia l’industria del gaming ha conosciuto un notevole boom a livello mondiale. Tendenza analoga in Svizzera, ma più contenuta

Così per otto ore settimanali nel nostro Paese
(Keystone)
1 gennaio 2023
|

Secondo uno studio della società di consulenza Deloitte, dopo lo scoppio della pandemia di coronavirus, l’industria globale dei videogiochi ha registrato una forte crescita in Svizzera. Dove, a ogni buon conto, questo genere di giochi è meno diffuso rispetto ad altri Paesi europei.

Durante la pandemia, a livello mondiale, l’industria dei videogiochi ha incrementato il suo fatturato annuale fino a 150 miliardi di franchi. Secondo Deloitte, questa cifra supera persino i ricavi dell’industria cinematografica e musicale. La crescente popolarità degli e-sport è stata un fattore determinante per questa crescita.

In Svizzera, circa il 45% degli intervistati ha dichiarato di aver giocato con un videogioco almeno una volta negli ultimi sei mesi. Il tempo medio di gioco settimanale è stato di otto ore, il che, secondo lo studio, è dovuto principalmente a un gruppo di ‘utenti pesanti’.

Nel confronto europeo, tuttavia, la Svizzera rimane indietro: in Europa, negli ultimi sei mesi circa il 55% della popolazione ha giocato con i videogiochi. Anche il tempo medio di gioco settimanale è quasi doppio rispetto a quello della Svizzera, con circa 15 ore.

Per lo studio ‘Let’s Play! 2022’ a fine estate 2022 sono state interrogate sul loro comportamento d’uso circa 14’000 persone in Europa e 1’267 in Svizzera di età compresa tra i 16 e i 65 anni.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE