L’immagine della Confederazione fuori dai suoi confini è ancora positiva secondo un sondaggio di Presenza Svizzera. Critiche su neutralità e Credit Suisse
Come negli anni precedenti la Svizzera continua a godere di un’ottima immagine presso una gran parte della popolazione all’estero. Lo rileva oggi un sondaggio rappresentativo condotto in 18 Paesi su mandato di Presenza Svizzera. L’opinione è più ambivalente nei media internazionali, in particolare per quanto riguarda la posizione della Confederazione nei confronti della guerra in Ucraina.
Le caratteristiche più apprezzate della Confederazione all’estero sono le sue montagne (23% degli interrogati), il cioccolato (18%), il settore orologiero (14%), le banche (12%), i suoi formaggi (10%), così come l’economia forte e stabile (11%) e una qualità di vita elevata (7%). La neutralità elvetica è un tema che ha acquistato visibilità: a menzionarla è stato il 12% dei sondati, un tasso superiore agli anni precedenti e nel complesso giudicata più severamente.
Negli articoli e reportage sulla Svizzera quest’anno hanno catturato l’attenzione le posizioni della Confederazione nei confronti della guerra in Ucraina sia in termini di politica di sanzioni che di riesportazione di armamenti nonché di politica di neutralità. I media stranieri, in particolare quelli europei, si sono particolarmente mostrati critici. I media esteri hanno anche abbondantemente trattato della politica finanziaria svizzera. Si sono interessati in particolare alla fuga di dati dei clienti "Suisse Secrets", e agli sviluppi relativi di Credit Suisse. Si è parlato anche del World Economic Forum di Davos, del futuro deposito svizzero di scorie nucleari vicino al confine con la Germania e del ritiro di Roger Federer dalle competizioni.