Svizzera

Svizzera e Germania adottano un piano d’azione sui migranti

Intesa firmata a Berlino da Karin Keller-Sutter e dalla sua omologa tedesca. Scopo: combattere l’attività dei passatori, eseguire efficacemente i rinvii

I due Paesi vogliono contrastare meglio l’immigrazione irregolare a cavallo della frontiera comune
(Keystone)
13 dicembre 2022
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Berlino/Berna – La consigliera federale Karin Keller-Sutter e la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser hanno adottato oggi a Berlino un piano d’azione sulla migrazione. I due Stati intendono combattere l’attività dei passatori ed eseguire efficacemente i rinvii.

L’obiettivo è impedire che le persone che non hanno bisogno di protezione gravino sul sistema d’asilo, si legge in una nota diffusa dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Berna e Berlino svolgeranno pertanto in modo prioritario e veloce le procedure d’asilo di cittadini con un tasso di riconoscimento basso e rimpatrieranno sistematicamente i richiedenti l’asilo respinti.

Ricerche transfrontaliere

Inoltre, le autorità di controllo al confine e quelle di polizia intensificheranno le ricerche prioritarie transfrontaliere congiunte per combattere l’attività dei passatori ed impedire passaggi del confine. Nel traffico ferroviario transfrontaliero l’intenzione è di ricorrere maggiormente all’intervento di pattuglie comuni.

Nell’ambito degli incontri dei ministri della Giustizia e degli Interni degli Stati Schengen, Svizzera e Germania si impegneranno a favore di procedure di rimpatrio congiunte. S’intendono accelerare anche i trasferimenti in virtù dell’Accordo di Dublino e renderli nuovamente possibili in tutti gli Stati Dublino, precisa la nota, ricordando che nell’UE, ad esempio, dal 2011 i rinvii Dublino verso la Grecia non sono più tollerati.

Limitazione dei visti per i cittadini di alcuni Stati balcanici

La Svizzera e la Germania hanno inoltre chiesto, insieme ad altri Stati Schengen, di limitare a livello europeo le agevolazioni del rilascio di visti di alcuni Stati dei Balcani occidentali. Ciò ha permesso di ottenere adeguamenti concreti, secondo il DFGP.

Pur essendo importante che ciascun Paese svolga i propri compiti, la migrazione irregolare non può essere combattuta individualmente: è necessario il coordinamento internazionale e l’accordo tra gli Stati limitrofi, ha affermato Keller-Sutter, citata nella nota.

Dal canto suo, Faeser ha precisato che la Germania punta su una stretta cooperazione con gli Stati confinanti come la Svizzera e vuole frontiere aperte per i cittadini e per il traffico economico. La regione frontaliera tra la Germania e la Svizzera ha da sempre forti legami economici e culturali, ha aggiunto, specificando che i due Paesi controllano i flussi migratori puntando a evitare misure severe come il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere.

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