Svizzera

Guerra in Ucraina, congelati 7,5 miliardi di averi russi

La Segreteria di Stato dell’economia dà... i numeri. Sequestrati pure 15 immobili in sei cantoni

Notificate anche 7’548 relazioni commerciali
(Keystone)
1 dicembre 2022
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I patrimoni congelati in Svizzera a seguito delle sanzioni contro la Russia per l’aggressione dell’Ucraina hanno raggiunto globalmente i 7,5 miliardi di franchi. Sono inoltre stati sequestrati 15 immobili in sei cantoni, annuncia la Segreteria di Stato dell’economia.

Il congelamento dei fondi e delle risorse economiche riguarda unicamente le persone, imprese o organizzazioni soggette a sanzioni ed elencate in allegato dell’ordinanza sui provvedimenti in relazione al conflitto in Ucraina. Questi averi vengono bloccati e devono essere notificati alla Segreteria di Stato dell’economia.

Il 25 novembre i valori patrimoniali congelati hanno raggiunto la somma totale di 7,5 miliardi di franchi e sono pure stati sequestrati 15 immobili appartenenti a persone fisiche, imprese e organizzazioni soggette a sanzioni.

L’ammontare dei fondi bloccati non è uno strumento per misurare l’efficacia delle sanzioni, spiega la Segreteria di Stato dell’economia. La somma può infatti aumentare se vengono inserite nuove persone nella lista o se vengono individuati altri fondi oppure diminuire se i valori congelati in via precauzionale vengono sbloccati a seguito di accertamenti.

Notifiche

Le sanzioni, decise dal Consiglio federale lo sorso febbraio, prevedono anche il divieto di accettare depositi da parte di cittadini russi o di persone fisiche e giuridiche stabilite in Russia se il valore totale supera i 100’000 franchi a persona. I depositi esistenti superiori a questa cifra devono essere invece notificati alla Segreteria di Stato dell’economia.

A oggi sono state inoltrate notifiche di 7’548 relazioni commerciali da parte di 123 persone o enti per un importo totale di 46,1 miliardi di franchi. Per quanto riguarda la Bielorussia, le notifiche sono state 28 e riguardano 294 relazioni commerciali per un totale di 0,4 miliardi di franchi.

Anche in questo caso la Segreteria di Stato dell’economia precisa che i 46,1 miliardi di franchi non rappresentano la totalità dei fondi provenienti dalla Russia detenuti in Svizzera. Il divieto di depositi e l’obbligo di notifica non riguardano infatti le persone fisiche che hanno la cittadinanza svizzera o di uno stato dello Spazio economico europeo e i titolari di un permesso di soggiorno in Svizzera o nello Spazio economico europeo.

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